I mari e gli oceani contengono una fonte inesauribile di energia rinnovabile attualmente poco sfruttata. In linea di principio è possibile convertire svariati tipi di energia presenti nel mare: quella del vento, delle correnti, delle onde, delle maree, e del gradiente termico tra superficie e fondali. La tecnologia per l’energia eolica è tra tutte la più sviluppata, nata per realizzazioni terrestri è stata successivamente esportata in mare, dove il vento può raggiungere ampiezze doppie rispetto a quelle terrestri. Per la realizzazione di campi eolici offshore sono necessarie condizioni di vento intenso e costante e presenza di fondali non troppo profondi. In alcuni paesi del nord Europa la produzione di energia da campi eolici copre il 20 % del fabbisogno nazionale, e l’installazione dei generatori eolici è in continuo aumento. In Italia non sono attualmente presenti campi eolici offshore. Lo sfruttamento della energia da onde, (ogni metro di fronte ondoso può sviluppare mediamente 60 kW al largo e 20 kW sottocosta) non ha ancora raggiunto la fase di realizzazione commerciale, esistono diversi dispositivi che si basano su svariati principi (colonna d'acqua oscillante, OSW, principi idrostatici AWS e altri). L’estrazione di energie da correnti e da gradiente termico è anch’essa alla fase di ricerca e sviluppo. Fondamentali per la scelta della tecnologia e del sito idoneo sono le informazioni meteo climatiche dei nostri mari; l’oceanografia operativa avrà quindi in questo settore un ruolo di primaria importanza nei prossimi anni. Le zone in mare aperto (out of sight) per la realizzazione di campi eolici offshore sono individuate da una copresenza di condizioni legate al clima anemologico ed al fondale (con le attuali tecnologie per le fondazioni si ha convenienza alla realizzazione a profondità al massimo di 30 m– 40 m). Verrà presentata l’analisi di fattibilità di offshore wind farm presso alcuni siti dei mari Italiani (canale di Sicilia, Adriatico). Analogamente verrà presentata la stima di energia ondosa disponibile nei mari italiani e per gli stessi siti la analisi di fattibilità di un impianto di generazione di energia da onda.

Quale e quanta energia disponibile nei nostri mari? / R. Archetti; N. Pinardi; A. Lamberti; F. Cesari; G. Passoni; D. Pettenuzzo. - ELETTRONICO. - (2010), pp. ---. (Intervento presentato al convegno I convegno Nazionale di Oceanografia Operativa tenutosi a Cesenatico nel 27 - 28 maggio 2010).

Quale e quanta energia disponibile nei nostri mari?

ARCHETTI, RENATA;PINARDI, NADIA;LAMBERTI, ALBERTO;
2010

Abstract

I mari e gli oceani contengono una fonte inesauribile di energia rinnovabile attualmente poco sfruttata. In linea di principio è possibile convertire svariati tipi di energia presenti nel mare: quella del vento, delle correnti, delle onde, delle maree, e del gradiente termico tra superficie e fondali. La tecnologia per l’energia eolica è tra tutte la più sviluppata, nata per realizzazioni terrestri è stata successivamente esportata in mare, dove il vento può raggiungere ampiezze doppie rispetto a quelle terrestri. Per la realizzazione di campi eolici offshore sono necessarie condizioni di vento intenso e costante e presenza di fondali non troppo profondi. In alcuni paesi del nord Europa la produzione di energia da campi eolici copre il 20 % del fabbisogno nazionale, e l’installazione dei generatori eolici è in continuo aumento. In Italia non sono attualmente presenti campi eolici offshore. Lo sfruttamento della energia da onde, (ogni metro di fronte ondoso può sviluppare mediamente 60 kW al largo e 20 kW sottocosta) non ha ancora raggiunto la fase di realizzazione commerciale, esistono diversi dispositivi che si basano su svariati principi (colonna d'acqua oscillante, OSW, principi idrostatici AWS e altri). L’estrazione di energie da correnti e da gradiente termico è anch’essa alla fase di ricerca e sviluppo. Fondamentali per la scelta della tecnologia e del sito idoneo sono le informazioni meteo climatiche dei nostri mari; l’oceanografia operativa avrà quindi in questo settore un ruolo di primaria importanza nei prossimi anni. Le zone in mare aperto (out of sight) per la realizzazione di campi eolici offshore sono individuate da una copresenza di condizioni legate al clima anemologico ed al fondale (con le attuali tecnologie per le fondazioni si ha convenienza alla realizzazione a profondità al massimo di 30 m– 40 m). Verrà presentata l’analisi di fattibilità di offshore wind farm presso alcuni siti dei mari Italiani (canale di Sicilia, Adriatico). Analogamente verrà presentata la stima di energia ondosa disponibile nei mari italiani e per gli stessi siti la analisi di fattibilità di un impianto di generazione di energia da onda.
2010
Atti del II convegno Nazionale di Oceanografia Operativa
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Quale e quanta energia disponibile nei nostri mari? / R. Archetti; N. Pinardi; A. Lamberti; F. Cesari; G. Passoni; D. Pettenuzzo. - ELETTRONICO. - (2010), pp. ---. (Intervento presentato al convegno I convegno Nazionale di Oceanografia Operativa tenutosi a Cesenatico nel 27 - 28 maggio 2010).
R. Archetti; N. Pinardi; A. Lamberti; F. Cesari; G. Passoni; D. Pettenuzzo
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