La figura dell’arcivescovo Giovanni (850 ca.-878) non è certo sconosciuta alla storiografia: in particolare sono note le vicende dei suoi contrastati rapporti con ben tre pontefici (Leone IV, Nicolò I e Giovanni VIII) nel contesto della lunga contesa portata avanti dai metropoliti ravennati, che non riconoscevano ai vescovi di Roma una posizione superiore alla propria e miravano invece all’indipendenza sul piano ecclesiastico. Le azioni di Giovanni, dunque, sono state finora analizzate quasi esclusivamente attraverso il punto di vista delle fonti di provenienza romana e appunto nell’ottica del conflitto con l’autorità papale; una contesa a sua volta strettamente intrecciata con il gioco politico d’alto livello che nella seconda metà del IX secolo coinvolse non soltanto i papi e i sovrani carolingi – con i loro familiari e più stretti collaboratori – ma anche gli imperatori orientali e i patriarchi di Costantinopoli. Scopo del contributo è invece analizzare la personalità di questo arcivescovo anche nel contesto dei rapporti interni alla società ravennate, valorizzando e incrociando le notizie che si possono ricavare dalle fonti di provenienza locale, in particolare quelle che riguardano un’altra figura politica chiave a Ravenna nei decenni centrali del secolo IX: il duca Gregorio, fratello del presule e primo esponente noto della famiglia. Ciò al fine d’intuire le dinamiche di competizione locali, leggerle in parallelo con le vicende della grande politica – che pure vengono ripercorse, proponendo qualche nuova interpretazione – e comprendere meglio il profilo di questi personaggi.
Cortese, M.E. (2023). Un duca e un arcivescovo tra dinamiche macropolitiche e affermazione locale (Ravenna, IX sec.). PISA : ETS.
Un duca e un arcivescovo tra dinamiche macropolitiche e affermazione locale (Ravenna, IX sec.)
Maria Elena Cortese
2023
Abstract
La figura dell’arcivescovo Giovanni (850 ca.-878) non è certo sconosciuta alla storiografia: in particolare sono note le vicende dei suoi contrastati rapporti con ben tre pontefici (Leone IV, Nicolò I e Giovanni VIII) nel contesto della lunga contesa portata avanti dai metropoliti ravennati, che non riconoscevano ai vescovi di Roma una posizione superiore alla propria e miravano invece all’indipendenza sul piano ecclesiastico. Le azioni di Giovanni, dunque, sono state finora analizzate quasi esclusivamente attraverso il punto di vista delle fonti di provenienza romana e appunto nell’ottica del conflitto con l’autorità papale; una contesa a sua volta strettamente intrecciata con il gioco politico d’alto livello che nella seconda metà del IX secolo coinvolse non soltanto i papi e i sovrani carolingi – con i loro familiari e più stretti collaboratori – ma anche gli imperatori orientali e i patriarchi di Costantinopoli. Scopo del contributo è invece analizzare la personalità di questo arcivescovo anche nel contesto dei rapporti interni alla società ravennate, valorizzando e incrociando le notizie che si possono ricavare dalle fonti di provenienza locale, in particolare quelle che riguardano un’altra figura politica chiave a Ravenna nei decenni centrali del secolo IX: il duca Gregorio, fratello del presule e primo esponente noto della famiglia. Ciò al fine d’intuire le dinamiche di competizione locali, leggerle in parallelo con le vicende della grande politica – che pure vengono ripercorse, proponendo qualche nuova interpretazione – e comprendere meglio il profilo di questi personaggi.File | Dimensione | Formato | |
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