Il contributo è incentrato sulle analisi del regime di rappresentazione utilzzato dal regista cambogiano Rithy Pahn per "documentare" ciò che avvenne, durante il genocidio perpetrato alla fine degli anni '70, nella prigione di Tuol Sleng, ora museo. Filmando dentro gli stessi luoghi dove avvennero torture e terribili eccidi, il regista fa incontrare due dei sopravvissuti con alcuni dei carnefici, ma non si limita a intervistarli, bensì fa loro abitare quello spazio con gli stessi gesti subiti e compiuti più di trenta anni prima. In questo modo, non solo fa rivivere lo spazio del museo grazie a documenti e anche voci altrimenti non disponibili, ma fa emergere la memoria dei corpi attraverso una strategia di finzionalizzazione della realtà volta a recuperare non tanto la verità, quanto momenti di autenticità in cui il passato torna a riabitare il presente.
Demaria C. (2010). S-21. La macchina di morte dei Khmer Rossi: memoria dei corpi e finzione della realtà. BOLOGNA : il Mulino.
S-21. La macchina di morte dei Khmer Rossi: memoria dei corpi e finzione della realtà
DEMARIA, CRISTINA
2010
Abstract
Il contributo è incentrato sulle analisi del regime di rappresentazione utilzzato dal regista cambogiano Rithy Pahn per "documentare" ciò che avvenne, durante il genocidio perpetrato alla fine degli anni '70, nella prigione di Tuol Sleng, ora museo. Filmando dentro gli stessi luoghi dove avvennero torture e terribili eccidi, il regista fa incontrare due dei sopravvissuti con alcuni dei carnefici, ma non si limita a intervistarli, bensì fa loro abitare quello spazio con gli stessi gesti subiti e compiuti più di trenta anni prima. In questo modo, non solo fa rivivere lo spazio del museo grazie a documenti e anche voci altrimenti non disponibili, ma fa emergere la memoria dei corpi attraverso una strategia di finzionalizzazione della realtà volta a recuperare non tanto la verità, quanto momenti di autenticità in cui il passato torna a riabitare il presente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.