Comunità islamiche in Italia: tra proposte d'intesa, islamofobia e 'leggi anti-moschee'. Questioni aperte e prospettive future

Prendendo le mosse dai falliti tentativi di intesa della religione islamica con lo Stato italiano, il presente contributo mira a illustrare come la mancata formalizzazione di un accordo non abbia determinato l’inesistenza giuridica di siffatta confessione, anzi la richiesta di riconoscimento di prassi e consuetudini riferibili, a vario titolo, alla tradizione giuridica musulmana - in primis l’apertura di un luogo di culto -, connota attualmente l’interazione tra tale minoranza e l’ordinamento giuridico italiano. La scelta di non disciplinare sul piano statuale la quaestio musulmana ha condotto, infatti, a una regolamentazione a livello particolare, lasciata principalmente nelle mani dei legislatori regionali. Per questo motivo, il saggio si inoltra nella puntuale disamina delle celebri ‘Leggi anti-moschee’ nonché nell’analisi della giurisprudenza costituzionale da esse ingenerata, concludendo con alcune prospettive de iure condendo circa l’esclusione dell’Islam dalla normativa bilaterale.