Società locali e poteri centrali: evoluzioni, interazioni, influenze (Toscana, Italia, secc. VIII-XI)

This essay deals with the relationships between the eminent strata of local societies and the central authorities in Tuscany, an area that presents specific features of particular interest: first of all the early regional identity, which reached a first configuration in the 8th century in the Lombard Duchy and found its full expression in the Carolingian age with the establishment of the Marca of Tuscia; secondly the long lasting of this institutional framework until the last quarter of the 11th century. A long-term analysis based on written and archaeological sources will highlight the moments of greatest impact by the central powers on the structures of the aristocracy and its physiognomy (articulation, economic basis, places of residence and range of political action) in particular through the redistribution of vast fiscal assets. Point of arrival will be the change that in Tuscany took place in the decades between the 11th and 12th centuries, with the crisis of the Marca and the decline of public structures inherited from the Carolingian age: a moment when the lowest point of the descending parable of public power was touched and it is more difficult to speak of a profound interaction between central powers and local societies.

Il saggio tratta delle interazioni tra gli strati eminenti delle società locali e le istituzioni di vertice in Toscana, un’area che presenta tratti di specificità di peculiare interesse: in primo luogo la precoce identità regionale, che raggiunse una prima configurazione nell’VIII sec. nel ducato longobardo e trovò compiuta espressione in età carolingia con l’istituzione della marca di Tuscia; in secondo luogo la tenuta nel lungo periodo di questo quadro istituzionale fino all’ultimo quarto del secolo XI. Con una sintesi di lungo periodo, basata sulla lettura integrata di fonti scritte e fonti archeologiche, verranno messi in evidenza i momenti di maggior impatto dei poteri centrali sulle strutture dell’aristocrazia e sulla sua fisionomia (stratificazione interna, forme di sostentamento, luoghi di residenza e raggio di azione politica) in particolare attraverso la redistribuzione di beni provenienti dal vastissimo patrimonio fiscale. Il punto di arrivo sarà la svolta che in Toscana si ebbe nei decenni di passaggio fra XI e XII secolo, con la crisi della marca e il definitivo tramonto delle strutture di governo ereditate dall’età carolingia: momento in cui si toccò il punto più basso della parabola discendente del potere pubblico e risulta più difficile parlare di un’interazione profonda tra poteri centrali e società locali.