GEORGIUS AGRICOLA (1494-1555) fu un uomo di vasta cultura e di molteplici interessi. Nativo di Glauchau, in Sassonia, studiò medicina a Bologna, con Berengario da Carpi, a Ferrara e a Padova, e tra il 1525 e il 1526 fu a Venezia, presso la stamperia di Aldo Manunzio, dove collaborò all’edizione dell’opera di Galeno. Agricola conobbe Erasmo da Rotterdam, consulente editoriale dei fratelli Froben, noti stampatori e suoi futuri editori. Al suo ritorno in Patria, sul finire del 1526, si stabilì a St: Joachimsthal, dove assunse la carica di medico e farmacista. La ricchezza mineraria del nativo Erzgebirge fece nascere in lui un forte desiderio di approfondire la conoscenza dei minerali utilizzati come medicinali, e quindi si dedicò con grande passione allo studio diretto dei minerali, delle tecniche minerarie e della lavorazione dei metalli, di cui divenne insuperato maestro. Le sue conoscenze in gran parte ricavate dall’esperienza e dall’osservazione diretta degli oggetti naturali e degli impianti tecnici, sono esposte in maniera brillante in due opere, il “Bermannus” ed il “De re metallica”. Il “Bermannus” (1530) e’ la prima opera importante di Agricola ed è dedicata all’identificazione dei minerali citati dagli antichi, confrontandoli con quelli rinvenuti nelle numerose miniere che egli aveva visitato. Scritta in latino sotto forma di dialogo, l’opera può essere considerata una sorta di esercizio preparatorio alla monumentale edizione del “De re metallica”. Il “De re metallica” (1556) è l’opera che ha reso noto Agricola in tutto il mondo, e può essere considerato come il primo trattato nel campo delle miniere e della metallurgia. L’opera è particolarmente nota sia per il suo valore culturale, preminente nell’ambito della storia della scienza e della tecnica del XVI secolo, sia per la spettacolare presenza di oltre 290 xilografie, che illustrano lo sviluppo delle tecniche minerarie e metallurgiche raggiunto in quei tempi in Europa. Qui Agricola espone in maniera sistematica le proprie osservazioni sui giacimenti minerari, le tecniche per la loro ricerca, coltivazione ed il trattamento metallurgico dei minerali prodotti, senza porsi come inventore di nuovi procedimenti e dispositivi, Agricola illustra il macchinario particolarmente progredito in uso nelle miniere dell’Erzgebirge, dalle macchine per l’eduzione delle acque e per l’estrazione del minerale ai sistemi di ventilazione, dai procedimenti e dalle tecniche dell’arricchimento dei minerali alle attrezzature e le metodologie metallurgiche e di raffinazione dei metalli preziosi. Il “De re metallica” è qui proposto nell’edizione facsimile della rara edizione latina stampata a Basilea nel 1561, unitamente alla prima traduzione in Italiano moderno del "Bermannus", eseguita dagli stessi curatori.
Macini, P. (2003). DE RE METALLICA, con in appendice il De animantibus subterraneis – BERMANNUS, ovvero un dialogo sul mondo minerale. Bologna : CLUEB.
DE RE METALLICA, con in appendice il De animantibus subterraneis – BERMANNUS, ovvero un dialogo sul mondo minerale
Macini P.;Mesini E.
2003
Abstract
GEORGIUS AGRICOLA (1494-1555) fu un uomo di vasta cultura e di molteplici interessi. Nativo di Glauchau, in Sassonia, studiò medicina a Bologna, con Berengario da Carpi, a Ferrara e a Padova, e tra il 1525 e il 1526 fu a Venezia, presso la stamperia di Aldo Manunzio, dove collaborò all’edizione dell’opera di Galeno. Agricola conobbe Erasmo da Rotterdam, consulente editoriale dei fratelli Froben, noti stampatori e suoi futuri editori. Al suo ritorno in Patria, sul finire del 1526, si stabilì a St: Joachimsthal, dove assunse la carica di medico e farmacista. La ricchezza mineraria del nativo Erzgebirge fece nascere in lui un forte desiderio di approfondire la conoscenza dei minerali utilizzati come medicinali, e quindi si dedicò con grande passione allo studio diretto dei minerali, delle tecniche minerarie e della lavorazione dei metalli, di cui divenne insuperato maestro. Le sue conoscenze in gran parte ricavate dall’esperienza e dall’osservazione diretta degli oggetti naturali e degli impianti tecnici, sono esposte in maniera brillante in due opere, il “Bermannus” ed il “De re metallica”. Il “Bermannus” (1530) e’ la prima opera importante di Agricola ed è dedicata all’identificazione dei minerali citati dagli antichi, confrontandoli con quelli rinvenuti nelle numerose miniere che egli aveva visitato. Scritta in latino sotto forma di dialogo, l’opera può essere considerata una sorta di esercizio preparatorio alla monumentale edizione del “De re metallica”. Il “De re metallica” (1556) è l’opera che ha reso noto Agricola in tutto il mondo, e può essere considerato come il primo trattato nel campo delle miniere e della metallurgia. L’opera è particolarmente nota sia per il suo valore culturale, preminente nell’ambito della storia della scienza e della tecnica del XVI secolo, sia per la spettacolare presenza di oltre 290 xilografie, che illustrano lo sviluppo delle tecniche minerarie e metallurgiche raggiunto in quei tempi in Europa. Qui Agricola espone in maniera sistematica le proprie osservazioni sui giacimenti minerari, le tecniche per la loro ricerca, coltivazione ed il trattamento metallurgico dei minerali prodotti, senza porsi come inventore di nuovi procedimenti e dispositivi, Agricola illustra il macchinario particolarmente progredito in uso nelle miniere dell’Erzgebirge, dalle macchine per l’eduzione delle acque e per l’estrazione del minerale ai sistemi di ventilazione, dai procedimenti e dalle tecniche dell’arricchimento dei minerali alle attrezzature e le metodologie metallurgiche e di raffinazione dei metalli preziosi. Il “De re metallica” è qui proposto nell’edizione facsimile della rara edizione latina stampata a Basilea nel 1561, unitamente alla prima traduzione in Italiano moderno del "Bermannus", eseguita dagli stessi curatori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.