Sin dai tempi antichi, la presenza di corsi d’acqua ramificati all’interno delle città europee di pianura non è sempre dovuta alla geografia di un fiume principale, talvolta d’importanza regionale, presso le cui sponde avevano preso avvio il nucleo produttivo ed abitativo originario della città stessa. Molto spesso i motivi sono diversi, e vanno visti dal punto di vista dell’asservimento della risorsa idrica, alla sua fruizione ed al suo controllo, in termini moderni alla sua ingegneria: per timore della furia della natura le città sono edificate in prossimità, ma arretrate, rispetto ai fiumi e ai torrenti, posizione che garantisce i vantaggi della navigazione sulla quale si basa gran parte del commercio e ripara dalle alluvioni. Le città europee mantengono o potenziano l’utilizzo diversificato dell’idraulica urbana: “acqua trasporto”, che garantisce l’insediamento di magazzini intorno ai quali si formeranno nuclei urbani; “acqua difensiva”, che protegge dagli attacchi nemici, ordinata secondo un fossato di circonvallazione oggi scomparso o integrato nel centro antico; “acqua chimica”, dalle qualità intrinseche che lava o ammorbidisce le stoffe, o arricchiscono di riflessi le tinture, costituendo così la ricchezza della città; “acqua energetica”, che con la propria forza macina i cereali, folla il panno di lana, ammorbidisce il cuoio, aziona le pompe e, recentemente, produce elettricità di cui la città è prima consumatrice; “acqua alimentare”, che offre la propria purezza e le proprie risorse ittiche. Infine, gran valore di igiene, perché tutte le civiltà usano il potere purificatore e terapeutico delle acque; l’acqua libera il corpo della città di gran parte dei suoi rifiuti.
Macini, P. (2001). Acque nella città. Bologna nella storia europea. Bologna : CLUEB.
Acque nella città. Bologna nella storia europea
Macini P.;Mesini E.
2001
Abstract
Sin dai tempi antichi, la presenza di corsi d’acqua ramificati all’interno delle città europee di pianura non è sempre dovuta alla geografia di un fiume principale, talvolta d’importanza regionale, presso le cui sponde avevano preso avvio il nucleo produttivo ed abitativo originario della città stessa. Molto spesso i motivi sono diversi, e vanno visti dal punto di vista dell’asservimento della risorsa idrica, alla sua fruizione ed al suo controllo, in termini moderni alla sua ingegneria: per timore della furia della natura le città sono edificate in prossimità, ma arretrate, rispetto ai fiumi e ai torrenti, posizione che garantisce i vantaggi della navigazione sulla quale si basa gran parte del commercio e ripara dalle alluvioni. Le città europee mantengono o potenziano l’utilizzo diversificato dell’idraulica urbana: “acqua trasporto”, che garantisce l’insediamento di magazzini intorno ai quali si formeranno nuclei urbani; “acqua difensiva”, che protegge dagli attacchi nemici, ordinata secondo un fossato di circonvallazione oggi scomparso o integrato nel centro antico; “acqua chimica”, dalle qualità intrinseche che lava o ammorbidisce le stoffe, o arricchiscono di riflessi le tinture, costituendo così la ricchezza della città; “acqua energetica”, che con la propria forza macina i cereali, folla il panno di lana, ammorbidisce il cuoio, aziona le pompe e, recentemente, produce elettricità di cui la città è prima consumatrice; “acqua alimentare”, che offre la propria purezza e le proprie risorse ittiche. Infine, gran valore di igiene, perché tutte le civiltà usano il potere purificatore e terapeutico delle acque; l’acqua libera il corpo della città di gran parte dei suoi rifiuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.