Il saggio analizza la rappresentazione delle donne migranti in più di trecento articoli - di cui si sono considerate le immagini, il titolo e l'occhiello - tratti dai maggiori settimanali italiani ("L'Espresso", "Panorama", "Europeo", "Famiglia Cristiana; ecc.) e pubblicati negli ultimi trent'anni. Lavorando sul modo in cui le immagini sono costruite, e anche sulle modalità attraverso cui il linguaggio verbale àncora, ovvero rende più complesso, ovvero, ancora, distorce il significato delle immagini, questo scritto rileva come la figura della donna straniera sia stata, e ancora si trovi, a essere ingabbiata in tre tipologie ricorrenti: la donna-cura, madre salvifica, la donna-prostituta e la donna straniera esotica. Questo insieme di rappresentazioni, oltre a non sviluppare alcun discorso sulle caratteristiche specifiche e peculiari dell'"Altra", rinforza desueti stereotipi di genere e conferma paure e timori propri della cultura italiana, e non certo delle culture altre e straniere.
C. Demaria, F. Decimo (2010). Che genere di straniere? Immagini, costrutti e sperimentazioni sul soggetto femminile altro. MILANO : Bruno Mondadori.
Che genere di straniere? Immagini, costrutti e sperimentazioni sul soggetto femminile altro
DEMARIA, CRISTINA;
2010
Abstract
Il saggio analizza la rappresentazione delle donne migranti in più di trecento articoli - di cui si sono considerate le immagini, il titolo e l'occhiello - tratti dai maggiori settimanali italiani ("L'Espresso", "Panorama", "Europeo", "Famiglia Cristiana; ecc.) e pubblicati negli ultimi trent'anni. Lavorando sul modo in cui le immagini sono costruite, e anche sulle modalità attraverso cui il linguaggio verbale àncora, ovvero rende più complesso, ovvero, ancora, distorce il significato delle immagini, questo scritto rileva come la figura della donna straniera sia stata, e ancora si trovi, a essere ingabbiata in tre tipologie ricorrenti: la donna-cura, madre salvifica, la donna-prostituta e la donna straniera esotica. Questo insieme di rappresentazioni, oltre a non sviluppare alcun discorso sulle caratteristiche specifiche e peculiari dell'"Altra", rinforza desueti stereotipi di genere e conferma paure e timori propri della cultura italiana, e non certo delle culture altre e straniere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.