Il CHEAP Festival di Bologna è il primo festival italiano di Street Poster Art. Come progetto di arte pubblica, utilizza la carta nell’ottica di una prospettiva discorsiva e antimonumentale attraverso l’efmero. Con- siderando la città come un complesso sistema di segni, è impossibile non riconoscere la quantità di interazioni visive che il nostro sguardo incontra quando la attraversiamo. Lo sviluppo tecnologico dei media e l’alta riproducibilità dell’immagine hanno defnito un’egemonia del visibile all’interno dello spazio pubblico che deve essere problema- tizzata come processo non neutrale che rifette determinate relazioni di potere. Infatti, tutto ciò che vediamo è inseparabile dalle condizioni socio-economiche, di genere, razziali e politiche che creano vuoti da colmare. La città diventa quindi un importante campo di battaglia e la riappropriazione degli spazi urbani non può prescindere da quella di uno specifco tipo di narrazione culturale che ha oppresso i gruppi che fanno parte della comunità cittadina. Attraverso l’approfondimen- to degli interventi condotti dal collettivo CHEAP, si afronterà il tema dell’azione che l’arte pubblica esercita sulla progettazione dello spa- zio urbano, in relazione sia ai luoghi sia alle comunità che li abitano.

Beatrice Sartori (2023). Public Poster Art as a discursive medium: the case of CHEAP Festival of Bologna. Milano : Silvana Editoriale.

Public Poster Art as a discursive medium: the case of CHEAP Festival of Bologna

Beatrice Sartori
Primo
2023

Abstract

Il CHEAP Festival di Bologna è il primo festival italiano di Street Poster Art. Come progetto di arte pubblica, utilizza la carta nell’ottica di una prospettiva discorsiva e antimonumentale attraverso l’efmero. Con- siderando la città come un complesso sistema di segni, è impossibile non riconoscere la quantità di interazioni visive che il nostro sguardo incontra quando la attraversiamo. Lo sviluppo tecnologico dei media e l’alta riproducibilità dell’immagine hanno defnito un’egemonia del visibile all’interno dello spazio pubblico che deve essere problema- tizzata come processo non neutrale che rifette determinate relazioni di potere. Infatti, tutto ciò che vediamo è inseparabile dalle condizioni socio-economiche, di genere, razziali e politiche che creano vuoti da colmare. La città diventa quindi un importante campo di battaglia e la riappropriazione degli spazi urbani non può prescindere da quella di uno specifco tipo di narrazione culturale che ha oppresso i gruppi che fanno parte della comunità cittadina. Attraverso l’approfondimen- to degli interventi condotti dal collettivo CHEAP, si afronterà il tema dell’azione che l’arte pubblica esercita sulla progettazione dello spa- zio urbano, in relazione sia ai luoghi sia alle comunità che li abitano.
2023
Arte e Spazio Pubblico
103
106
Beatrice Sartori (2023). Public Poster Art as a discursive medium: the case of CHEAP Festival of Bologna. Milano : Silvana Editoriale.
Beatrice Sartori
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/978634
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact