Nel capitolo sono affrontate alcune questioni chiave nel campo della valutazione degli apprendimenti, con una attenzione particolare ai temi della valutazione in ambito scientifico. Sono presi in esame inizialmente i fondamenti della teoria della valutazione, sottolineando l’importanza che riveste l’approccio docimologico per analizzare e comprendere i problemi del valutare in ambito scolastico e gli effetti di distorsione frequenti laddove si utilizzino pratiche valutative non scientificamente fondate. Entro tale quadro, sono trattati temi quali: 1. il collegamento tra la progettazione didattica, la definizione degli obiettivi di apprendimento – in termini di conoscenze, abilità e aspetti metacognitivi delle competenze da sviluppare – e l’alignement tra gli obiettivi e gli oggetti e le procedure della valutazione; 2. la pianificazione delle operazioni di misurazione, in termini di validità e affidabilità delle procedure di rilevazione dei dati; specificando l’importanza della definizione di indicatori e descrittori dell’apprendimento, della messa a punto di adeguate somministrazioni di prove e di opportune strategie per la lettura delle prestazioni rilevate; 3. le modalità di trasformazione delle misurazioni in giudizi di valore e i possibili criteri utilizzabili laddove si vogliano realizzare pratiche valutative con funzione sommativa, di bilancio conclusivo. Le tre tematiche – che costituiscono l’esplicitazione delle altrettante fasi necessarie per la realizzazione di corrette pratiche di controllo degli apprendimenti – risultano particolarmente utili per riflettere sulle competenze professionali che sarebbero necessarie nelle scuole per qualificare la cultura valutativa d’istituto. A partire da tali fondamenti, si analizzano le potenzialità di procedure valutative che – orientate in senso diagnostico-formativo – siano capaci di eliminare (o, quantomeno, sospendere) la terza fase del controllo, ossia quella dell’espressione di giudizi di valore su apprendimenti conseguiti. In tale prospettiva, verranno approfondite le caratteristiche del formative assessment e il suo utilizzo come procedura per la regolazione dei processi di insegnamento-apprendimento. Nello specifico, sono prese in esame le seguenti questioni: - la coerenza tra i diversi livelli di obiettivi cognitivi (nell’ambito delle scienze) e le diverse procedure di rilevazione degli apprendimenti; - l’individuazione degli errori negli apprendimenti scientifici e il loro uso come risorse per regolare il processo di insegnamento-apprendimento; - la costruzione e la comunicazione di feedback formativi a supporto dell’apprendimento; - l’utilizzo di procedure di autovalutazione e di valutazione tra pari come strategie fondamentali nelle pratiche di formative assessment. Si conclude il contributo con una riflessione sulle potenzialità e i rischi (in particolare nella scuola italiana) delle strategie cosiddette di informal formative assessment. Tale ultimo approfondimento costituisce anche un pretesto per una riflessione critica sullo sviluppo delle competenze professionali degli insegnanti in campo valutativo e docimologico.
Ira Vannini (2024). Misurare e valutare per promuovere l'apprendimento. Bologna : CLUEB.
Misurare e valutare per promuovere l'apprendimento
Ira Vannini
2024
Abstract
Nel capitolo sono affrontate alcune questioni chiave nel campo della valutazione degli apprendimenti, con una attenzione particolare ai temi della valutazione in ambito scientifico. Sono presi in esame inizialmente i fondamenti della teoria della valutazione, sottolineando l’importanza che riveste l’approccio docimologico per analizzare e comprendere i problemi del valutare in ambito scolastico e gli effetti di distorsione frequenti laddove si utilizzino pratiche valutative non scientificamente fondate. Entro tale quadro, sono trattati temi quali: 1. il collegamento tra la progettazione didattica, la definizione degli obiettivi di apprendimento – in termini di conoscenze, abilità e aspetti metacognitivi delle competenze da sviluppare – e l’alignement tra gli obiettivi e gli oggetti e le procedure della valutazione; 2. la pianificazione delle operazioni di misurazione, in termini di validità e affidabilità delle procedure di rilevazione dei dati; specificando l’importanza della definizione di indicatori e descrittori dell’apprendimento, della messa a punto di adeguate somministrazioni di prove e di opportune strategie per la lettura delle prestazioni rilevate; 3. le modalità di trasformazione delle misurazioni in giudizi di valore e i possibili criteri utilizzabili laddove si vogliano realizzare pratiche valutative con funzione sommativa, di bilancio conclusivo. Le tre tematiche – che costituiscono l’esplicitazione delle altrettante fasi necessarie per la realizzazione di corrette pratiche di controllo degli apprendimenti – risultano particolarmente utili per riflettere sulle competenze professionali che sarebbero necessarie nelle scuole per qualificare la cultura valutativa d’istituto. A partire da tali fondamenti, si analizzano le potenzialità di procedure valutative che – orientate in senso diagnostico-formativo – siano capaci di eliminare (o, quantomeno, sospendere) la terza fase del controllo, ossia quella dell’espressione di giudizi di valore su apprendimenti conseguiti. In tale prospettiva, verranno approfondite le caratteristiche del formative assessment e il suo utilizzo come procedura per la regolazione dei processi di insegnamento-apprendimento. Nello specifico, sono prese in esame le seguenti questioni: - la coerenza tra i diversi livelli di obiettivi cognitivi (nell’ambito delle scienze) e le diverse procedure di rilevazione degli apprendimenti; - l’individuazione degli errori negli apprendimenti scientifici e il loro uso come risorse per regolare il processo di insegnamento-apprendimento; - la costruzione e la comunicazione di feedback formativi a supporto dell’apprendimento; - l’utilizzo di procedure di autovalutazione e di valutazione tra pari come strategie fondamentali nelle pratiche di formative assessment. Si conclude il contributo con una riflessione sulle potenzialità e i rischi (in particolare nella scuola italiana) delle strategie cosiddette di informal formative assessment. Tale ultimo approfondimento costituisce anche un pretesto per una riflessione critica sullo sviluppo delle competenze professionali degli insegnanti in campo valutativo e docimologico.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
CHIMICA-Aquilini_SN6_DIG 2024.pdf
accesso riservato
Descrizione: PDF editoriale
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per accesso riservato
Dimensione
643.05 kB
Formato
Adobe PDF
|
643.05 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.