La dialettica città/campagna è stata e continua a costituire una delle principali dicotomie attraverso le quali è possibile condurre una lettura critica della storia e del presente della Cina. Negli ultimi decenni il tasso di urbanizzazione ha visto un incremento significativo: oltre il 60% della popolazione cinese vive oggi in aree urbane. Il processo è evidente anche in termini qualitativi: in Cina esistono 15 megalopoli da oltre 10 milioni di abitanti. Diverse di queste megalopoli possono essere considerate città globali, nodi di ramificazioni economiche, politiche, sociali, culturali e informatiche di natura transnazionale che tendono a rimettere in discussione le gerarchie di centralità e marginalità. Infine, la smartizzazione delle città cinesi è simbolo insieme del livello di avanzamento tecnologico raggiunto dalla Cina nell’ultimo decennio e del rafforzamento dei dispositivi sicuritari e di controllo sociale. D’altro canto, l’attrattività anche in termini economici e lavorativi delle città ha spopolato le campagne, la cui desertificazione umana è espressa nei termini più tragici dal breve reportage/racconto online divenuto virale nel 2019, “Cunzi yi si” 村子已死. Al contempo, però, l’aumento del costo della vita e i processi di gentrificazione nelle grandi città stanno portando a una ancor tenue ma sostenuta inversione di tendenza. Accanto a ciò, i faraonici piani di rivitalizzazione rurale messi in campo dal governo, all’interno dei quali si inserisce lo sradicamento della povertà estrema nelle campagne e il trasferimento nelle stesse delle nuove tecnologie, contribuiscono a rendere i confini fra città e campagna sempre più sfumati da certi punti di vista, pur nel contesto di disparità socio-territoriali la cui soluzione si ostina a mostrarsi difficile. Da ultima, la pandemia da COVID-19 ha accelerato processi già in corso da tempo, ma ha anche avuto impatti significativi sui movimenti di persone e sull’organizzazione degli spazi sociali. Numerosi studi negli ultimi vent’anni hanno contribuito ad analizzare questa mutevole situazione da molteplici prospettive. Qui ci preme in particolare sottolineare il lavoro di Robin Visser, Cities Surround the Countryside, uno studio dalla forte impronta multidisciplinare dove la classica strategia maoista dell’accerchiamento delle città dalle campagne viene ribaltata per mettere in luce come la dinamica fra questi due spazi sia alla base dell’estetica urbana del nuovo millennio. Questo numero intende seguire un simile approccio, combinando diverse aree disciplinari (sociologia, antropologia, studi urbani, studi rurali, letteratura, arte, storia, cultura popolare) per analizzare le attuali interazioni fra città e campagna da più punti di vista, nel tentativo di sviluppare una riflessione improntata alle dinamiche più recenti, senza disdegnare uno sguardo storico sulle radici culturali di tale rapporto.

Picerni, F. (2023). Città e campagna. Sinosfere : Sinosfere.

Città e campagna

Picerni, Federico
2023

Abstract

La dialettica città/campagna è stata e continua a costituire una delle principali dicotomie attraverso le quali è possibile condurre una lettura critica della storia e del presente della Cina. Negli ultimi decenni il tasso di urbanizzazione ha visto un incremento significativo: oltre il 60% della popolazione cinese vive oggi in aree urbane. Il processo è evidente anche in termini qualitativi: in Cina esistono 15 megalopoli da oltre 10 milioni di abitanti. Diverse di queste megalopoli possono essere considerate città globali, nodi di ramificazioni economiche, politiche, sociali, culturali e informatiche di natura transnazionale che tendono a rimettere in discussione le gerarchie di centralità e marginalità. Infine, la smartizzazione delle città cinesi è simbolo insieme del livello di avanzamento tecnologico raggiunto dalla Cina nell’ultimo decennio e del rafforzamento dei dispositivi sicuritari e di controllo sociale. D’altro canto, l’attrattività anche in termini economici e lavorativi delle città ha spopolato le campagne, la cui desertificazione umana è espressa nei termini più tragici dal breve reportage/racconto online divenuto virale nel 2019, “Cunzi yi si” 村子已死. Al contempo, però, l’aumento del costo della vita e i processi di gentrificazione nelle grandi città stanno portando a una ancor tenue ma sostenuta inversione di tendenza. Accanto a ciò, i faraonici piani di rivitalizzazione rurale messi in campo dal governo, all’interno dei quali si inserisce lo sradicamento della povertà estrema nelle campagne e il trasferimento nelle stesse delle nuove tecnologie, contribuiscono a rendere i confini fra città e campagna sempre più sfumati da certi punti di vista, pur nel contesto di disparità socio-territoriali la cui soluzione si ostina a mostrarsi difficile. Da ultima, la pandemia da COVID-19 ha accelerato processi già in corso da tempo, ma ha anche avuto impatti significativi sui movimenti di persone e sull’organizzazione degli spazi sociali. Numerosi studi negli ultimi vent’anni hanno contribuito ad analizzare questa mutevole situazione da molteplici prospettive. Qui ci preme in particolare sottolineare il lavoro di Robin Visser, Cities Surround the Countryside, uno studio dalla forte impronta multidisciplinare dove la classica strategia maoista dell’accerchiamento delle città dalle campagne viene ribaltata per mettere in luce come la dinamica fra questi due spazi sia alla base dell’estetica urbana del nuovo millennio. Questo numero intende seguire un simile approccio, combinando diverse aree disciplinari (sociologia, antropologia, studi urbani, studi rurali, letteratura, arte, storia, cultura popolare) per analizzare le attuali interazioni fra città e campagna da più punti di vista, nel tentativo di sviluppare una riflessione improntata alle dinamiche più recenti, senza disdegnare uno sguardo storico sulle radici culturali di tale rapporto.
2023
113
Picerni, F. (2023). Città e campagna. Sinosfere : Sinosfere.
Picerni, Federico
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