Oggi il dibattito sui Media Digitali sembra dare sempre più scontato l’aspetto onlife delle tecnologie. In questa prospettiva non si è più in grado di distingue tra un’esperienza con o senza le tecnologie, tra l’essere connessi e il non esserlo. Ormai tutti i luoghi del nostro quotidiano sono muniti di copertura Wi-Fi consentendoci di accedere sempre e in qualunque luogo alle nostre a un’infinità di contenuti mediali. Anywhere e anytime sono le due caratteristiche che contraddistinguono la nostra esperienza mediale in termini di accesso, socialità e fruizione di contenuti. L’onlife sta dunque a indicare una esperienza di essere nel mondo che dà per scontato l’affiancamento delle tecnologie alle nostre più semplici e banali azioni quotidiane. Riponendo maggiore fiducia nelle potenzialità delle tecnologie di migliorare il nostro essere nel mondo, tendiamo a delegare e ad affidarci a loro sempre più spesso per curare diversi aspetti delle nostre vite: per monitorare il nostro sonno, la nostra dieta, l’assunzione di liquidi, i nostri impegni, i nostri pensieri e la nostra socialità. C’è un aspetto che al momento, invece, rimane solo il soggetto di narrazioni fantascientifiche e distopiche ovvero l’abilità delle tecnologie di assicurarci una vita dopo la morte. Tema che da millenni è al centro della spiritualità, delle religioni e delle trattazioni filosofiche, anche nell’universo dell’audiovisivo della science fiction e delle narrazioni distopiche è stato affrontato in diversi modi. In questo paper si propone di presentare alcuni orizzonti che le serie Upload (Amazon Prime Video, 2021) e Black Mirror (Netflix, 2011-2019) hanno aperto rispetto alle potenzialità delle tecnologie di offrire immaginari di continuazione della vita dopo la morte. In particolar modo si cercherà di mettere l’accento su quanto gli scenari presentati in queste due serie si avvicinino o si discostino dai progressi messi in campo dalla scienza legittimata.

elisa farinacci (2024). Dall’onlife all’afterlife: narrazioni distopiche seriali e tecnologie digitali. Milano : Franco Angeli.

Dall’onlife all’afterlife: narrazioni distopiche seriali e tecnologie digitali

elisa farinacci
2024

Abstract

Oggi il dibattito sui Media Digitali sembra dare sempre più scontato l’aspetto onlife delle tecnologie. In questa prospettiva non si è più in grado di distingue tra un’esperienza con o senza le tecnologie, tra l’essere connessi e il non esserlo. Ormai tutti i luoghi del nostro quotidiano sono muniti di copertura Wi-Fi consentendoci di accedere sempre e in qualunque luogo alle nostre a un’infinità di contenuti mediali. Anywhere e anytime sono le due caratteristiche che contraddistinguono la nostra esperienza mediale in termini di accesso, socialità e fruizione di contenuti. L’onlife sta dunque a indicare una esperienza di essere nel mondo che dà per scontato l’affiancamento delle tecnologie alle nostre più semplici e banali azioni quotidiane. Riponendo maggiore fiducia nelle potenzialità delle tecnologie di migliorare il nostro essere nel mondo, tendiamo a delegare e ad affidarci a loro sempre più spesso per curare diversi aspetti delle nostre vite: per monitorare il nostro sonno, la nostra dieta, l’assunzione di liquidi, i nostri impegni, i nostri pensieri e la nostra socialità. C’è un aspetto che al momento, invece, rimane solo il soggetto di narrazioni fantascientifiche e distopiche ovvero l’abilità delle tecnologie di assicurarci una vita dopo la morte. Tema che da millenni è al centro della spiritualità, delle religioni e delle trattazioni filosofiche, anche nell’universo dell’audiovisivo della science fiction e delle narrazioni distopiche è stato affrontato in diversi modi. In questo paper si propone di presentare alcuni orizzonti che le serie Upload (Amazon Prime Video, 2021) e Black Mirror (Netflix, 2011-2019) hanno aperto rispetto alle potenzialità delle tecnologie di offrire immaginari di continuazione della vita dopo la morte. In particolar modo si cercherà di mettere l’accento su quanto gli scenari presentati in queste due serie si avvicinino o si discostino dai progressi messi in campo dalla scienza legittimata.
2024
Racconti paralleli. La (de)legittimazione della scienza tra media, tecnologia e immaginario
136
147
elisa farinacci (2024). Dall’onlife all’afterlife: narrazioni distopiche seriali e tecnologie digitali. Milano : Franco Angeli.
elisa farinacci
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