Il fabbisogno energetico viene definito come la quantità di energia alimentare necessaria per bilanciare il dispendio energetico, al fine di mantenere il livello di attività fisica e dimensioni e composizione corporea coerenti con uno stato di buona salute a lungo termine. Nel caso di bambini, donne in gravidanza o allattamento, il fabbisogno deve comprendere la quota energetica necessaria per sostenere la crescita e deposizione di nuovi tessuti o la secrezione di latte. Si definisce bilancio energetico la differenza tra l’energia introdotta con gli alimenti e quella spesa nello svolgere qualunque tipo di azione o lavoro. La valutazione del bilancio energetico dovrebbe essere effettuata su periodi medio lunghi di tempo, poiché esso può subire variazioni significative tra giornate diverse. Il bilancio energetico può essere in equilibrio (quindi nullo), oppure può essere positivo quando l’apporto di energia con gli alimenti è maggiore di quella consumata (dispendio energetico); in questo caso l’energia in eccesso verrà immagazzinata, prevalentemente sotto forma di tessuto adiposo. Al contrario, quando il bilancio è negativo (dispendio energetico maggiore dell’apporto), verranno consumate le riserve energetiche dell’organismo
marco malaguti (2024). Metodiche di valutazione del dispendio energetico. Milano : Casa Editrice Ambrosiana.
Metodiche di valutazione del dispendio energetico
marco malaguti
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2024
Abstract
Il fabbisogno energetico viene definito come la quantità di energia alimentare necessaria per bilanciare il dispendio energetico, al fine di mantenere il livello di attività fisica e dimensioni e composizione corporea coerenti con uno stato di buona salute a lungo termine. Nel caso di bambini, donne in gravidanza o allattamento, il fabbisogno deve comprendere la quota energetica necessaria per sostenere la crescita e deposizione di nuovi tessuti o la secrezione di latte. Si definisce bilancio energetico la differenza tra l’energia introdotta con gli alimenti e quella spesa nello svolgere qualunque tipo di azione o lavoro. La valutazione del bilancio energetico dovrebbe essere effettuata su periodi medio lunghi di tempo, poiché esso può subire variazioni significative tra giornate diverse. Il bilancio energetico può essere in equilibrio (quindi nullo), oppure può essere positivo quando l’apporto di energia con gli alimenti è maggiore di quella consumata (dispendio energetico); in questo caso l’energia in eccesso verrà immagazzinata, prevalentemente sotto forma di tessuto adiposo. Al contrario, quando il bilancio è negativo (dispendio energetico maggiore dell’apporto), verranno consumate le riserve energetiche dell’organismoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.