La trasformazione culturale degli ultimi decenni implica un nuovo concetto di spazio che si avvicina sempre più a una dimensione frammentata e immateriale, fatta di segni e immagini effimere. Emerge in generale una città frastagliata e sempre meno legata a luoghi specifici in grado di produrre appartenenza e radicamento: in questo quadro il territorio sta subendo profonde trasformazioni che rendono obsolete le dicotomie tradizionali (per tutte: città/campagna). Il sistema della comunicazione dell'attuale società globalizzata riesce infatti a far credere come realizzabile l'utopia di una forma abitativa priva di limiti e, per così dire, onnipotente entro una dimensione spaziale effimera che produce individualismo e antisocialità. Urban sprawl, consumo di suolo, pianificazione e progettazione urbanistica spesso sconsiderate, egemonia e crescita esponenziale del mercato immobiliare e delle costruzioni, mancato collegamento tra andamenti demografici e sviluppo urbano e residenziale sono i fattori che hanno determinato un vero e proprio circolo vizioso che occorre interrompere.
G. Pieretti (2010). Per una sociologia dello sprawl italiano. PARMA : FAedizioni.
Per una sociologia dello sprawl italiano
PIERETTI, GIOVANNI
2010
Abstract
La trasformazione culturale degli ultimi decenni implica un nuovo concetto di spazio che si avvicina sempre più a una dimensione frammentata e immateriale, fatta di segni e immagini effimere. Emerge in generale una città frastagliata e sempre meno legata a luoghi specifici in grado di produrre appartenenza e radicamento: in questo quadro il territorio sta subendo profonde trasformazioni che rendono obsolete le dicotomie tradizionali (per tutte: città/campagna). Il sistema della comunicazione dell'attuale società globalizzata riesce infatti a far credere come realizzabile l'utopia di una forma abitativa priva di limiti e, per così dire, onnipotente entro una dimensione spaziale effimera che produce individualismo e antisocialità. Urban sprawl, consumo di suolo, pianificazione e progettazione urbanistica spesso sconsiderate, egemonia e crescita esponenziale del mercato immobiliare e delle costruzioni, mancato collegamento tra andamenti demografici e sviluppo urbano e residenziale sono i fattori che hanno determinato un vero e proprio circolo vizioso che occorre interrompere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.