E Unesco? Che ruolo ha ricoperto in tutta questa vicenda? Forse questa domanda è venuta alla mente del lettore leggendo la parte terza di questo volume, specialmente per i meno giovani che ricordano ancora il movimento che proprio a partire dall’alluvione del 1966 ha dato grande impulso alle attività Unesco. Tuttavia, non c’è un singolo riferimento a Unesco nei capitoli precedenti. Noi stessi, come curatori, non abbiamo ritenuto rilevante il coinvolgimento di esperti Unesco. Ma una riflessione in merito si pone a questo punto. L’impressione è che Unesco sia poco amata a Venezia: dai «poteri forti» perché «rompe le scatole»; da critici e ambientalisti perché «non le rompe abbastanza». Prendersi il lusso di studiare questa relazione fa emergere alcune questioni interessanti, con riferimento sia all’evoluzione stessa di Unesco, che al dibattito riportato nella terza parte di questo volume. Al di là del rischio comune di forgetting by doing, si rischia infatti di perdere approfondimenti significativi, che fanno parte di quel processo di rimozione che accompagna lo sviluppo (e il degrado) di Venezia.
Luca Zan, Roberta Ferrarini (2024). Unesco e Venezia: un rapporto difficile. Bologna : Il Mulino.
Unesco e Venezia: un rapporto difficile
Luca Zan
;Roberta Ferrarini
2024
Abstract
E Unesco? Che ruolo ha ricoperto in tutta questa vicenda? Forse questa domanda è venuta alla mente del lettore leggendo la parte terza di questo volume, specialmente per i meno giovani che ricordano ancora il movimento che proprio a partire dall’alluvione del 1966 ha dato grande impulso alle attività Unesco. Tuttavia, non c’è un singolo riferimento a Unesco nei capitoli precedenti. Noi stessi, come curatori, non abbiamo ritenuto rilevante il coinvolgimento di esperti Unesco. Ma una riflessione in merito si pone a questo punto. L’impressione è che Unesco sia poco amata a Venezia: dai «poteri forti» perché «rompe le scatole»; da critici e ambientalisti perché «non le rompe abbastanza». Prendersi il lusso di studiare questa relazione fa emergere alcune questioni interessanti, con riferimento sia all’evoluzione stessa di Unesco, che al dibattito riportato nella terza parte di questo volume. Al di là del rischio comune di forgetting by doing, si rischia infatti di perdere approfondimenti significativi, che fanno parte di quel processo di rimozione che accompagna lo sviluppo (e il degrado) di Venezia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.