Il Progetto Omega si pone tre obiettivi principali: a) individuare modalità di lavoro che possano valorizzare i documenti in relazione alle informazioni che contengono; b) costruire un modello spaziale in grado di contenere, da un lato, e produrre, dall’altro, narrazioni storiche; c) sviluppare un’infrastruttura che consenta l’implementazione di tali narrazioni, mettendo a sistema anche fonti esterne allo CSAC, ma rilevanti per lo showroom, come quelle della Fondazione Achille Castiglioni (Milano), della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Milano) e dell’Ufficio Tecnico per l’Edilizia (Milano), del fondo fotografico Giorgio Casali dello Iuav Archivio Progetti (Venezia), e delle due collezioni personali di Max Huber (Novazzano) e Umeda Masanori (Tokyo). In sintesi, si può dire che il Progetto Omega aspira a diventare nel tempo una Research Infrastructure (RI) di più ampio respiro, in grado di fornire risorse e servizi alla comunità scientifica, promuovendo da una parte l’innovazione e, dall’altra, valorizzando le collezioni, i depositi, gli archivi pubblici e privati, grazie alle opportunità offerte oggi dai sistemi informatici, dalle reti di comunicazione e dalle risorse multimediali di ultima generazione.
Chiara Monterumisi, Ines Tolic (2024). Il Progetto Omega: dalla spazializzazione delle informazioni all'ipotesi di una infrastruttura per la ricerca storica. Milano : Electa.
Il Progetto Omega: dalla spazializzazione delle informazioni all'ipotesi di una infrastruttura per la ricerca storica
Chiara Monterumisi
;Ines Tolic
2024
Abstract
Il Progetto Omega si pone tre obiettivi principali: a) individuare modalità di lavoro che possano valorizzare i documenti in relazione alle informazioni che contengono; b) costruire un modello spaziale in grado di contenere, da un lato, e produrre, dall’altro, narrazioni storiche; c) sviluppare un’infrastruttura che consenta l’implementazione di tali narrazioni, mettendo a sistema anche fonti esterne allo CSAC, ma rilevanti per lo showroom, come quelle della Fondazione Achille Castiglioni (Milano), della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Milano) e dell’Ufficio Tecnico per l’Edilizia (Milano), del fondo fotografico Giorgio Casali dello Iuav Archivio Progetti (Venezia), e delle due collezioni personali di Max Huber (Novazzano) e Umeda Masanori (Tokyo). In sintesi, si può dire che il Progetto Omega aspira a diventare nel tempo una Research Infrastructure (RI) di più ampio respiro, in grado di fornire risorse e servizi alla comunità scientifica, promuovendo da una parte l’innovazione e, dall’altra, valorizzando le collezioni, i depositi, gli archivi pubblici e privati, grazie alle opportunità offerte oggi dai sistemi informatici, dalle reti di comunicazione e dalle risorse multimediali di ultima generazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.