I processi di inclusione lavorativa e sociale richiedono una costante attenzione, poiché si stima che solo dal 20% al 30% circa delle persone a occupabilità complessa1 trovi una collocazione continuativa all’interno delle aziende e si sia quindi lontano, in Italia, dal garantire un accesso equo e paritario al mercato del lavoro. Sul piano nazionale si fa riferimento a centinaia di migliaia di persone con disabilità, in condizione di fragilità o vulnerabilità, che non riescono, con gli strumenti abitualmente in uso (orientamento, corsi di formazione professionale, tirocini di 3-6 mesi, ecc.), a trovare una collocazione lavorativa continuativa all’interno delle aziende. Ciò richiama l’esigenza di riflettere sul significato del lavoro con esperti di diverse discipline (economisti, esperti di diritto del lavoro, dirigenti di aziende for profit e del terzo settore, pedagogisti, educatori, ecc.), insieme alle persone a occupabilità complessa e ai loro familiari, per riprogettare i processi in modo da cercare di far corrispondere alla pluralità delle competenze, richieste dai settori produttivi e/o dai servizi di gestione dei beni comuni, la pluralità delle forme di operosità delle persone.
Patrizia Sandri (2024). Crescere intrecciando operosità. Bologna : A.I.L.e S. (Associazione per l’Inclusione Lavorativa e Sociale APS)- University copy.
Crescere intrecciando operosità
Patrizia Sandri
2024
Abstract
I processi di inclusione lavorativa e sociale richiedono una costante attenzione, poiché si stima che solo dal 20% al 30% circa delle persone a occupabilità complessa1 trovi una collocazione continuativa all’interno delle aziende e si sia quindi lontano, in Italia, dal garantire un accesso equo e paritario al mercato del lavoro. Sul piano nazionale si fa riferimento a centinaia di migliaia di persone con disabilità, in condizione di fragilità o vulnerabilità, che non riescono, con gli strumenti abitualmente in uso (orientamento, corsi di formazione professionale, tirocini di 3-6 mesi, ecc.), a trovare una collocazione lavorativa continuativa all’interno delle aziende. Ciò richiama l’esigenza di riflettere sul significato del lavoro con esperti di diverse discipline (economisti, esperti di diritto del lavoro, dirigenti di aziende for profit e del terzo settore, pedagogisti, educatori, ecc.), insieme alle persone a occupabilità complessa e ai loro familiari, per riprogettare i processi in modo da cercare di far corrispondere alla pluralità delle competenze, richieste dai settori produttivi e/o dai servizi di gestione dei beni comuni, la pluralità delle forme di operosità delle persone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.