L'aggiornamento del 2015 del Censimento in Emilia Romagna ha costituito un punto di riflessione intermedio sulla qualità delle opere e sulla loro conservazione. Questo lavoro di andirivieni tra passato, presente e futuro calato nella realtà emiliano-romagnola favorisce una maggiore – se non nuova – consa- pevolezza della direzione che gli spazi del nostro vivere hanno intrapreso, rivelando «nuovi attraversamenti critici», i fili conduttori necessari per interpretare la trasformazione hic et nunc delle città e i loro territori. I metodi messi in atto sono esemplificativi di quanto questi termini – pas- sato, presente, futuro – siano dei pilastri che hanno dato significato al processo: se per l’ultimo Censimento lo sguardo è «partito dal presente, andando all’indietro», nella fase di aggiornamento del 2015 «in modo simmetrico» si è partiti dal passato avanzando verso il presente. Questo ha garantito una sorta di doppio controllo, riducendo i margini di errore, cioè quello di tralasciare edifici e autori, così come includere opere poco significative a discapito di altre. I tre Censimenti attivati in Emilia-Romagna (inizio 2000, 2015, 2021) vanno proprio letti nella loro sinergia e consequenzialità. Nella neonata magistrale internazionale offerta dal Dipartimento di Architettura di Bologna (Architecture and Creative Practices for the City and Landscape), tra i temi sfidanti del laboratorio “Preserving Heritage and Shaping New Urban Features”11, sono stati proposti come casi studio architetture contenute nel Censimento 2015, quali l’edificio detto “treno della Barca” progettato da Giuseppe Vaccaro e il Fiera District di Kenzo Tange. Il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna si impegna su due fronti complementari, riconoscimento e formazione: se da un lato, ha partecipato attivamente sul territorio alle attività di compilazione dall’altro, opera per fornire agli studenti – professionisti di domani – strumenti idonei e aggiornati per intervenire in contesti sfidanti, migliorando la qualità della città e del territorio intesi come bene comune.

Leila Signorelli (2024). UN PO’ OLTRE IL NUOVO MILLENNIO. EMILIA-ROMAGNA NEL CENSIMENTO 2015. Arezzo : Magonza.

UN PO’ OLTRE IL NUOVO MILLENNIO. EMILIA-ROMAGNA NEL CENSIMENTO 2015

Leila Signorelli
2024

Abstract

L'aggiornamento del 2015 del Censimento in Emilia Romagna ha costituito un punto di riflessione intermedio sulla qualità delle opere e sulla loro conservazione. Questo lavoro di andirivieni tra passato, presente e futuro calato nella realtà emiliano-romagnola favorisce una maggiore – se non nuova – consa- pevolezza della direzione che gli spazi del nostro vivere hanno intrapreso, rivelando «nuovi attraversamenti critici», i fili conduttori necessari per interpretare la trasformazione hic et nunc delle città e i loro territori. I metodi messi in atto sono esemplificativi di quanto questi termini – pas- sato, presente, futuro – siano dei pilastri che hanno dato significato al processo: se per l’ultimo Censimento lo sguardo è «partito dal presente, andando all’indietro», nella fase di aggiornamento del 2015 «in modo simmetrico» si è partiti dal passato avanzando verso il presente. Questo ha garantito una sorta di doppio controllo, riducendo i margini di errore, cioè quello di tralasciare edifici e autori, così come includere opere poco significative a discapito di altre. I tre Censimenti attivati in Emilia-Romagna (inizio 2000, 2015, 2021) vanno proprio letti nella loro sinergia e consequenzialità. Nella neonata magistrale internazionale offerta dal Dipartimento di Architettura di Bologna (Architecture and Creative Practices for the City and Landscape), tra i temi sfidanti del laboratorio “Preserving Heritage and Shaping New Urban Features”11, sono stati proposti come casi studio architetture contenute nel Censimento 2015, quali l’edificio detto “treno della Barca” progettato da Giuseppe Vaccaro e il Fiera District di Kenzo Tange. Il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna si impegna su due fronti complementari, riconoscimento e formazione: se da un lato, ha partecipato attivamente sul territorio alle attività di compilazione dall’altro, opera per fornire agli studenti – professionisti di domani – strumenti idonei e aggiornati per intervenire in contesti sfidanti, migliorando la qualità della città e del territorio intesi come bene comune.
2024
Ereditare il Presente. Conoscenza, tutela e valorizzazione dell’architettura italiana dal 1945 ad oggi
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Leila Signorelli (2024). UN PO’ OLTRE IL NUOVO MILLENNIO. EMILIA-ROMAGNA NEL CENSIMENTO 2015. Arezzo : Magonza.
Leila Signorelli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/970467
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