La tragica storia dei sette fratelli Cervi, fucilati dai militi fascisti a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943, costituisce uno dei miti più potenti della storia dell’Italia contemporanea. Questo libro ricostruisce le loro storie: investiga l’universo contadino in cui vissero; segue i diversi percorsi che li portarono all’opposizione al fascismo, al rifiuto della guerra, alla scelta partigiana, fino all’arresto e alla fucilazione; ripercorre gli anni successivi, nei quali ha preso forma la narrazione del loro sacrificio e si è strutturato il loro mito, rivelando difformità e conflitti che emergono dall’analisi del rapporto fra storia e celebrazione. La seconda parte del volume – Toni Rovatti, «Sovversivi-comunisti». I Cervi tra guerra e Resistenza (pp. 127-141) – analizza il focus centrale dell'esperienza d'opposizione e Resistenza dei Cervi, dallo scoppio della guerra fino alla loro esecuzione nel dicembre 1943, ridando spessore ad una ricostruzione storica documentata della vicenda partigiana dei sette contadini della campagna reggiana, divenuti simbolo dell'antifascismo a livello nazionale e oggetto di ripetute polemiche politiche nell'Italia repubblicana. L'analisi del percorso di soggettiva presa di coscienza politica della famiglia, che la spinge ad una sempre più radicale azione d'opposizione fino alla presa delle armi, si articola prioritariamente in un corpo a corpo con la società di guerra fascista – prima sotto l'aspetto economico, poi direttamente militare – attraverso un'azione di progressiva "resistenza alla guerra" (che si declina nel rifiuto alla chiamata di leva, nel boicottaggio della consegna agli ammassi, nell'accoglienza dei prigionieri di guerra alleati). La ricostruzione offerta ricolloca il caso di studio nel quadro storiografico degli studi sulla Resistenza, discostandosi sensibilmente dalla narrazione mitica codificata nel discorso pubblico a partire dalla metà degli anni Cinquanta, che anticipa l'adesione dei Cervi al Pci agli anni Trenta e propone un'immagine lineare del passaggio delle campagne reggiane dal socialismo prampoliniano (venato di umanitarismo cattolico) al comunismo, sottovalutando la forza rivelatrice del confronto diretto con la guerra.

Fratelli Cervi. La storia e la memoria / Rovatti, Toni; Santagata, Alessandro; Vecchio, Giorgio. - STAMPA. - (2024), pp. 127-241.

Fratelli Cervi. La storia e la memoria

Rovatti, Toni;
2024

Abstract

La tragica storia dei sette fratelli Cervi, fucilati dai militi fascisti a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943, costituisce uno dei miti più potenti della storia dell’Italia contemporanea. Questo libro ricostruisce le loro storie: investiga l’universo contadino in cui vissero; segue i diversi percorsi che li portarono all’opposizione al fascismo, al rifiuto della guerra, alla scelta partigiana, fino all’arresto e alla fucilazione; ripercorre gli anni successivi, nei quali ha preso forma la narrazione del loro sacrificio e si è strutturato il loro mito, rivelando difformità e conflitti che emergono dall’analisi del rapporto fra storia e celebrazione. La seconda parte del volume – Toni Rovatti, «Sovversivi-comunisti». I Cervi tra guerra e Resistenza (pp. 127-141) – analizza il focus centrale dell'esperienza d'opposizione e Resistenza dei Cervi, dallo scoppio della guerra fino alla loro esecuzione nel dicembre 1943, ridando spessore ad una ricostruzione storica documentata della vicenda partigiana dei sette contadini della campagna reggiana, divenuti simbolo dell'antifascismo a livello nazionale e oggetto di ripetute polemiche politiche nell'Italia repubblicana. L'analisi del percorso di soggettiva presa di coscienza politica della famiglia, che la spinge ad una sempre più radicale azione d'opposizione fino alla presa delle armi, si articola prioritariamente in un corpo a corpo con la società di guerra fascista – prima sotto l'aspetto economico, poi direttamente militare – attraverso un'azione di progressiva "resistenza alla guerra" (che si declina nel rifiuto alla chiamata di leva, nel boicottaggio della consegna agli ammassi, nell'accoglienza dei prigionieri di guerra alleati). La ricostruzione offerta ricolloca il caso di studio nel quadro storiografico degli studi sulla Resistenza, discostandosi sensibilmente dalla narrazione mitica codificata nel discorso pubblico a partire dalla metà degli anni Cinquanta, che anticipa l'adesione dei Cervi al Pci agli anni Trenta e propone un'immagine lineare del passaggio delle campagne reggiane dal socialismo prampoliniano (venato di umanitarismo cattolico) al comunismo, sottovalutando la forza rivelatrice del confronto diretto con la guerra.
2024
115
9791254695074
Fratelli Cervi. La storia e la memoria / Rovatti, Toni; Santagata, Alessandro; Vecchio, Giorgio. - STAMPA. - (2024), pp. 127-241.
Rovatti, Toni; Santagata, Alessandro; Vecchio, Giorgio
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/970434
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact