Dall’inizio del 2020 l’Italia è stata investita da un intreccio di cambiamenti sociali, economici e politici con pochi precedenti nella storia repubblicana. L’emergenza legata al propagarsi del Coronavirus ha stravolto per periodi piuttosto prolungati le modalità di convivenza e interazione sociale a cui gli individui sono abituati in tempi normali. In Italia come altrove, la crisi economica che si è presto associata a quella sanitaria ha spinto il governo ad intervenire pesantemente nella sfera economica, adottando misure straordinarie per sostenere le categorie occupazionali maggiormente penalizzate e favorire la ripresa produttiva. Nel caso italiano, oltre all’emergenza sanitaria e alle difficoltà economiche si è avuta anche una riconfigurazione significativa del quadro politico: un anno dopo lo scoppio della pandemia, una crisi politica inerente alla gestione dei fondi del programma di rilancio economico europeo – il Next Generation EU – ha decretato la fine del governo Conte II, che aveva guidato il paese dall’inizio della diffusione del Coronavirus. Nel febbraio 2021 il cosiddetto governo “giallo-rosso”, costruito sull’alleanza tra Movimento 5 stelle (M5s) e Partito Democratico (Pd), è stato sostituito da un esecutivo di unità nazionale guidato dall’ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi e sostenuto da tutte le principali forze politiche presenti in parlamento, con la sola eccezione di Fratelli d’Italia (FdI). Fenomeni come la pandemia da Coronavirus hanno dunque conseguenze profonde anche al di fuori dell’ambito prettamente sanitario e rischiano di lasciare segni duraturi nel tessuto socio-economico, nella sfera politico-istituzionale e forse anche nell’opinione pubblica.
Pedrazzani A., M.N. (2021). Conclusioni. Milano : Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Conclusioni
Maggini N.Secondo
2021
Abstract
Dall’inizio del 2020 l’Italia è stata investita da un intreccio di cambiamenti sociali, economici e politici con pochi precedenti nella storia repubblicana. L’emergenza legata al propagarsi del Coronavirus ha stravolto per periodi piuttosto prolungati le modalità di convivenza e interazione sociale a cui gli individui sono abituati in tempi normali. In Italia come altrove, la crisi economica che si è presto associata a quella sanitaria ha spinto il governo ad intervenire pesantemente nella sfera economica, adottando misure straordinarie per sostenere le categorie occupazionali maggiormente penalizzate e favorire la ripresa produttiva. Nel caso italiano, oltre all’emergenza sanitaria e alle difficoltà economiche si è avuta anche una riconfigurazione significativa del quadro politico: un anno dopo lo scoppio della pandemia, una crisi politica inerente alla gestione dei fondi del programma di rilancio economico europeo – il Next Generation EU – ha decretato la fine del governo Conte II, che aveva guidato il paese dall’inizio della diffusione del Coronavirus. Nel febbraio 2021 il cosiddetto governo “giallo-rosso”, costruito sull’alleanza tra Movimento 5 stelle (M5s) e Partito Democratico (Pd), è stato sostituito da un esecutivo di unità nazionale guidato dall’ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi e sostenuto da tutte le principali forze politiche presenti in parlamento, con la sola eccezione di Fratelli d’Italia (FdI). Fenomeni come la pandemia da Coronavirus hanno dunque conseguenze profonde anche al di fuori dell’ambito prettamente sanitario e rischiano di lasciare segni duraturi nel tessuto socio-economico, nella sfera politico-istituzionale e forse anche nell’opinione pubblica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.