L'area di destra: fungibilità ed emergenza di una nuova egemonia?

La netta vittoria del centrodestra alle politiche è stata soprattutto una vittoria del partito di Giorgia Meloni, unico tra i principali partiti ad aumentare i voti assoluti rispetto al 2018 (capitolo 1) e tutto ciò è avvenuto soprattutto a discapito dei suoi principali alleati, Lega e Forza Italia, come mostrato dall’analisi dei flussi elettorali tra 2018 e 2022 (capitolo 4). Prima e dopo questa vittoria si è molto discusso sui mass media e all’interno della coalizione di suggestioni legate a possibili partiti unici o federazioni del centrodestra, presupponendo quindi che ci possa essere un elettorato di centrodestra e non diversi elettorati con differenti sensibilità e visioni della società. Ma quanto queste suggestioni trovano un fondamento nella realtà? E come si spiega l’affermazione di Fratelli d’Italia in quest’area politica? Per rispondere a queste domande è necessario analizzare la configurazione della competizione tra Fdi, Lega e Fi considerando i loro potenziali elettori, guardando alle caratteristiche e agli atteggiamenti politici di questi ultimi.