Immaginare di scrivere oggi un testo come quello che il lettore si appresta a leggere è quantomeno un'operazione che può risultare *curiosa*, per due ragioni. In primo luogo perché, nonostante Rubbi abbia ragione nel dire che in Italia la circolazione di certe opere di Cortázar e del *corpus* critico sia stata scarsa, la bibliografia specialistica, per lo più in spagnolo, è immensa e può risultare soverchiante. Ma c'è qualcosa, forse, di più *curioso*: la nostra epoca rifugge la totalità, è a disagio con ciò che, pur cosciente dei limiti di ogni discorso totalizzante, cerca di offrire uno sguardo ampio, panoramico. A momenti si ha l'impressione che quella fine delle *grandi narrazioni* tanto evocata dal post-modernismo nel parlare di letteratura sia lentamente migrata anche nello spazio della critica che oggi tende a preferire il *frammento* e spesso lo fa, per di più, evitando di sporcarsi le mani con la materialità del testo, con le sue incongruenze, con il suo vagabondare e perdersi, preferendo affidarsi a mode e numi tutelari il cui effetto è quello di legittimare il discorso del critico ma anche di disattivare la dirompenza del testo letterario che viene piegato, compresso, inscatolato

Balletta, E. (2024). Un poeta che scrive racconti e pubblica romanzi. Roma : Tab Edizioni.

Un poeta che scrive racconti e pubblica romanzi

BALLETTA Edoardo
2024

Abstract

Immaginare di scrivere oggi un testo come quello che il lettore si appresta a leggere è quantomeno un'operazione che può risultare *curiosa*, per due ragioni. In primo luogo perché, nonostante Rubbi abbia ragione nel dire che in Italia la circolazione di certe opere di Cortázar e del *corpus* critico sia stata scarsa, la bibliografia specialistica, per lo più in spagnolo, è immensa e può risultare soverchiante. Ma c'è qualcosa, forse, di più *curioso*: la nostra epoca rifugge la totalità, è a disagio con ciò che, pur cosciente dei limiti di ogni discorso totalizzante, cerca di offrire uno sguardo ampio, panoramico. A momenti si ha l'impressione che quella fine delle *grandi narrazioni* tanto evocata dal post-modernismo nel parlare di letteratura sia lentamente migrata anche nello spazio della critica che oggi tende a preferire il *frammento* e spesso lo fa, per di più, evitando di sporcarsi le mani con la materialità del testo, con le sue incongruenze, con il suo vagabondare e perdersi, preferendo affidarsi a mode e numi tutelari il cui effetto è quello di legittimare il discorso del critico ma anche di disattivare la dirompenza del testo letterario che viene piegato, compresso, inscatolato
2024
Il cervo è come un vento oscuro. La poetica inquieta di Julio Cortázar
13
17
Balletta, E. (2024). Un poeta che scrive racconti e pubblica romanzi. Roma : Tab Edizioni.
Balletta, Edoardo
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
760 Rubbi_bo3 SOLO PREF).pdf

accesso riservato

Tipo: Versione (PDF) editoriale / Version Of Record
Licenza: Licenza per accesso riservato
Dimensione 87.98 kB
Formato Adobe PDF
87.98 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/968434
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact