Tat’jana Rosenthal (1884-1921) è una delle più interessanti figure della psicoanalisi russa di inizio Novecento; studiosa enigmatica e versatile, il suo scritto su Dostoevskij funge da preludio al lavoro di Freud Dosteovskij e il parricidio. Formatasi a Berlino, Friburgo e Zurigo, membro delle Società psicoanalitiche di Vienna e di Berlino, rientrata in patria diviene una delle prime e più rilevanti esponenti del movimento psicoanalitico russo. La prima parte del libro offre uno spaccato della vita e dell’opera dell’autrice, collocandola sullo sfondo storico-culturale del tempo. Il libro si apre con un articolo introduttivo di Maria Zalambani che percorre le tappe evolutive della psicoanalisi in Russia e in URSS, seguito da un saggio di Leonid Kadis che, basato su un ampio corpus di documenti d’archivio, fa luce su alcuni aspetti fino ad ora sconosciuti della vita e dell’opera di Rosenthal, inclusa la tragica morte per suicidio avvenuta nel 1921. Dagli archivi emergono relazioni e appunti inediti che consentono di ricostruire in dettaglio l’attività lavorativa e il pensiero di Rosenthal. Compaiono altresì versi poetici da lei composti e numerose fotografie che ci mostrano il lato più privato e intimo della sua vita. La seconda parte è dedicata alla presentazione in lingua italiana delle due opere più famose di Rosenthal: “L’età pericolosa” di Karin Michaëlis alla luce della psicoanalisi del 1911 (qui tradotta per la prima volta in italiano in versione integrale) e Sofferenza e creazione in Dostoevskij del 1919 (in una nuova traduzione), un saggio di grande rilievo nella storia della psicoanalisi internazionale in quanto anticipa alcune tesi che Freud riprenderà e svilupperà in Dostoevskij e il parricidio (quali ad esempio l'ipotesi che Dostoevskij fosse affetto da un’epilessia di natura psicologica e non neurologica). Questi lavori sono seguiti da due inediti documenti d’archivio; Relazione sull’educazione sessuale infantile (1919) e Psicoanalisi nella pedagogia medica (1920). Il libro va a colmare una lacuna nella storia della psicoanalisi internazionale che, recentemente, ha mostrato molto interesse per Tat’jana Rosenthal, senza tuttavia essere in grado di sciogliere alcuni nodi relativi alla vita e all'opera della studiosa. É rivolto a tutti coloro che sono interessati alla storia della psicoanalisi, alla letteratura e alla cultura russa. Il libro è di interesse anche per gli specialisti di questi settori che qui troveranno materiali assolutamente inediti.
MARIA ZALAMBANI (2024). Tatiana Rosenthal Pioniera della psicoanalisi russa. PISA : ETS.
Tatiana Rosenthal Pioniera della psicoanalisi russa
MARIA ZALAMBANI
2024
Abstract
Tat’jana Rosenthal (1884-1921) è una delle più interessanti figure della psicoanalisi russa di inizio Novecento; studiosa enigmatica e versatile, il suo scritto su Dostoevskij funge da preludio al lavoro di Freud Dosteovskij e il parricidio. Formatasi a Berlino, Friburgo e Zurigo, membro delle Società psicoanalitiche di Vienna e di Berlino, rientrata in patria diviene una delle prime e più rilevanti esponenti del movimento psicoanalitico russo. La prima parte del libro offre uno spaccato della vita e dell’opera dell’autrice, collocandola sullo sfondo storico-culturale del tempo. Il libro si apre con un articolo introduttivo di Maria Zalambani che percorre le tappe evolutive della psicoanalisi in Russia e in URSS, seguito da un saggio di Leonid Kadis che, basato su un ampio corpus di documenti d’archivio, fa luce su alcuni aspetti fino ad ora sconosciuti della vita e dell’opera di Rosenthal, inclusa la tragica morte per suicidio avvenuta nel 1921. Dagli archivi emergono relazioni e appunti inediti che consentono di ricostruire in dettaglio l’attività lavorativa e il pensiero di Rosenthal. Compaiono altresì versi poetici da lei composti e numerose fotografie che ci mostrano il lato più privato e intimo della sua vita. La seconda parte è dedicata alla presentazione in lingua italiana delle due opere più famose di Rosenthal: “L’età pericolosa” di Karin Michaëlis alla luce della psicoanalisi del 1911 (qui tradotta per la prima volta in italiano in versione integrale) e Sofferenza e creazione in Dostoevskij del 1919 (in una nuova traduzione), un saggio di grande rilievo nella storia della psicoanalisi internazionale in quanto anticipa alcune tesi che Freud riprenderà e svilupperà in Dostoevskij e il parricidio (quali ad esempio l'ipotesi che Dostoevskij fosse affetto da un’epilessia di natura psicologica e non neurologica). Questi lavori sono seguiti da due inediti documenti d’archivio; Relazione sull’educazione sessuale infantile (1919) e Psicoanalisi nella pedagogia medica (1920). Il libro va a colmare una lacuna nella storia della psicoanalisi internazionale che, recentemente, ha mostrato molto interesse per Tat’jana Rosenthal, senza tuttavia essere in grado di sciogliere alcuni nodi relativi alla vita e all'opera della studiosa. É rivolto a tutti coloro che sono interessati alla storia della psicoanalisi, alla letteratura e alla cultura russa. Il libro è di interesse anche per gli specialisti di questi settori che qui troveranno materiali assolutamente inediti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.