Uno/una di noi. La celebrità di Barack e Michelle Obama

La leadership di coppia degli Obama, rafforzatasi significativamente all’uscita dalla Casa Bianca, costituisce un ponte tra le forme dell’entertainment contemporaneo orientato alla sollecitazione civica ed età precedenti della storia mediale americana. Come la retorica di Barack e la sua capacità di farsi role model di impegno sociale sono state ricondotte ad una lunga tradizione democratica, ma anche a un principio bipartisan della politica americana, quale l’impegno personale (Debora Spini e Margherita Fontanella 2008), così il legame tra entertainment e partecipazione e la ricomposizione della crisi dell’individuo nella massa hanno radici antiche quanto il sodalizio tra New Deal e industria del cinema e della radiocomunicazione. La costruzione della personalità pubblica degli Obama si fonda su ciò che Rojeck definisce achieved celebrity. Basata sull’operazione trasformativa propria delle Star - una storia di ascesa a livelli di eccellenza legata a passione e personalità – si contrappone alla figura vuota dell’idolo, quell’idol worship che diviene anatema nelle campagne elettorali (Jeffery Alexander 2010). Pragmatico e antintellettualistico, Barack è “uno di noi” e al contempo élite in grado di educare la nazione. Ricorda al popolo che l’America ha bisogno di una élite per essere democratica, e lo fa con garbo. Così avviene nelle apparizioni mass-mediatiche di Michelle. Dagli spot di Sesame Street agli interventi su TED o nei Talk Show la first Lady si fa role model di un femminismo orientato alla lotta per le pari opportunità e intrecciato alla retorica democratica dell’impegno concreto per la difesa dei valori della famiglia. Per far ciò, Michelle intreccia la propria immagine unica, dal punto di vista della fisionomia, del colore, dello stile, con le rigidità dell’etichetta presidenziale, e fa degli spazi alla White House il teatro di una rivoluzione femminile.