“Una brutta storia!”. “Quante storie…”. “Che storia!”. Poche parole nella lingua italiana ricoprono tanti significati. Una vicenda incresciosa, capricci da bambini viziati, un’incredibile avventura. E si potrebbe continuare. Il tratto comune a tutte queste espressioni, quanto all’uso del termine storia, è che alludono a un racconto. Le storie vengono raccontate, sono il risultato di un’attività narrativa. Il raccontare, lo storytelling (per utilizzare un termine più aggiornato e oggi molto di moda), è qualcosa di strutturale rispetto alla comunicazione mediata. Vale per i media tradizionali, come per i media digitali e sociali. Sono racconti i testi del feuilleton ottocentesco, i servizi dell’informazione stampata e televisiva, gli sceneggiati televisivi (e oggi le serie che hanno decretato l’affermarsi del fenomeno Netflix)....
Vincenzo Corrado, Pier Cesare Rivoltella (2020). Introduzione. Roma : LAS.
Introduzione
Pier Cesare Rivoltella
2020
Abstract
“Una brutta storia!”. “Quante storie…”. “Che storia!”. Poche parole nella lingua italiana ricoprono tanti significati. Una vicenda incresciosa, capricci da bambini viziati, un’incredibile avventura. E si potrebbe continuare. Il tratto comune a tutte queste espressioni, quanto all’uso del termine storia, è che alludono a un racconto. Le storie vengono raccontate, sono il risultato di un’attività narrativa. Il raccontare, lo storytelling (per utilizzare un termine più aggiornato e oggi molto di moda), è qualcosa di strutturale rispetto alla comunicazione mediata. Vale per i media tradizionali, come per i media digitali e sociali. Sono racconti i testi del feuilleton ottocentesco, i servizi dell’informazione stampata e televisiva, gli sceneggiati televisivi (e oggi le serie che hanno decretato l’affermarsi del fenomeno Netflix)....I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.