Questo saggio affronta il tema del rapporto tra comunisti e mezzo televisivo nei vent’anni che seguirono l’avvio delle trasmissioni in Italia. In particolare, sulla base di fonti d'archivio (in particolare archivi audiovisivi) e a stampa (a partire da "l'Unità" e "Rinascita"), ricostruisce le principali tappe del controverso itinerario che, tra il 1954 e il 1973, condusse il Pci dall’iniziale "pregiudizio apocalittico" nei confronti di un mezzo "americano", accusato di manipolare le coscienze dei cittadini silenziando le rivendicazioni e alimentando mali antichi quali "passività e ignavia, fatalismo e soggezione" , a una progressiva richiesta di cittadinanza all’interno dell’ente radiotelevisivo. Dal rifiuto degli esordi, il Pci maturò all’alba degli anni Settanta la consapevolezza di come la televisione rappresentasse uno snodo fondamentale della più ampia lotta per il rinnovamento della società, che si affiancava a pieno titolo a quella per il diritto allo studio, lo statuto dei lavoratori, le Regioni e il divorzio.
Riccardo Brizzi (2024). Il PCI e la stampa comunista di fronte all’avvento della televisione in Italia (1954-1973). Roma : Studium.
Il PCI e la stampa comunista di fronte all’avvento della televisione in Italia (1954-1973)
Riccardo Brizzi
2024
Abstract
Questo saggio affronta il tema del rapporto tra comunisti e mezzo televisivo nei vent’anni che seguirono l’avvio delle trasmissioni in Italia. In particolare, sulla base di fonti d'archivio (in particolare archivi audiovisivi) e a stampa (a partire da "l'Unità" e "Rinascita"), ricostruisce le principali tappe del controverso itinerario che, tra il 1954 e il 1973, condusse il Pci dall’iniziale "pregiudizio apocalittico" nei confronti di un mezzo "americano", accusato di manipolare le coscienze dei cittadini silenziando le rivendicazioni e alimentando mali antichi quali "passività e ignavia, fatalismo e soggezione" , a una progressiva richiesta di cittadinanza all’interno dell’ente radiotelevisivo. Dal rifiuto degli esordi, il Pci maturò all’alba degli anni Settanta la consapevolezza di come la televisione rappresentasse uno snodo fondamentale della più ampia lotta per il rinnovamento della società, che si affiancava a pieno titolo a quella per il diritto allo studio, lo statuto dei lavoratori, le Regioni e il divorzio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.