Grazie a documenti inediti, estratti dagli archivi di Castelvecchio ma anche Roma, Palermo, Imola e Lugano, si ricostruisce la figura del ticinese Luigi Francesco Pallestrini (1869-1922), allievo, amico, tipografo e infine agente editoriale di Giovanni Pascoli a nome e per conto di Remo Sandron, del quale divenne direttore editoriale. Il comune trascorso anarchico e la vicinanza negli anni messinesi avvinano il Poeta al giovane mediatore editoriale che si fa editore a Milano dal 1904. Il suo catalogo, che purtroppo non fece a tempo ad annoverare anche Pascoli, incluse però autori quali Gaetano Salvemini, Whitman e Čechov, insieme con gli immancabili testi scolastici. La società «L.F. Pallestrini & C.», che annoverava tra i soci fondatori il banchiere e senatore Luigi Della Torre, protagonista del socialismo riformista e dal 1903 presidente della Società Umanitaria, fu sciolta nell’autunno 1907 con gravi perdite e Pallestini ai alleò con Carlo Signorelli, chiudendo con il fallimento nel 1912, anno della morte di Pascoli, la sua parabola editoriale.
Paolo Tinti (2023). Pascoli e Luigi Francesco Pallestrini (1869-1922) fra epistolografia editoriale e questioni tipografiche. Bologna : Pàtron.
Pascoli e Luigi Francesco Pallestrini (1869-1922) fra epistolografia editoriale e questioni tipografiche
Paolo Tinti
2023
Abstract
Grazie a documenti inediti, estratti dagli archivi di Castelvecchio ma anche Roma, Palermo, Imola e Lugano, si ricostruisce la figura del ticinese Luigi Francesco Pallestrini (1869-1922), allievo, amico, tipografo e infine agente editoriale di Giovanni Pascoli a nome e per conto di Remo Sandron, del quale divenne direttore editoriale. Il comune trascorso anarchico e la vicinanza negli anni messinesi avvinano il Poeta al giovane mediatore editoriale che si fa editore a Milano dal 1904. Il suo catalogo, che purtroppo non fece a tempo ad annoverare anche Pascoli, incluse però autori quali Gaetano Salvemini, Whitman e Čechov, insieme con gli immancabili testi scolastici. La società «L.F. Pallestrini & C.», che annoverava tra i soci fondatori il banchiere e senatore Luigi Della Torre, protagonista del socialismo riformista e dal 1903 presidente della Società Umanitaria, fu sciolta nell’autunno 1907 con gravi perdite e Pallestini ai alleò con Carlo Signorelli, chiudendo con il fallimento nel 1912, anno della morte di Pascoli, la sua parabola editoriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.