Questa sessione tematica intende proporre alcuni studi recenti sul mandolino napoletano del Settecento, in particolare sul suo repertorio, ancora estraneo agli interessi della ricerca analitica, salvo poche recenti eccezioni. Eppure, il mandolino era suonato ovunque in Europa, sia nelle classi sociali più popolari, sia nei palazzi aristocratici e della ricca nascente borghesia, e il suo repertorio ha ricevuto molto interesse e diffusione. Dalla metà del Settecento, il mandolino presenta una ricca produzione e circolazione, ed è infatti “l’unico strumento diverso da violino, violoncello, flauto, oboe e clavicembalo per cui si scrivono sonate e concerti” (Fertonani, 2021, p. 166). Il repertorio mandolinistico del Settecento, incluse molte arie d’opera con mandolino obbligato, rappresenta quindi sia un repertorio ancora da indagare e analizzare sia una strada inaspettata per lo studio di quella produzione settecentesca in stile galante o “stile libero”, strettamente intrecciata con le pratiche e le tecniche sviluppatesi nella cosiddetta Scuola Napoletana, che dal Regno di Napoli si diffonderà in Europa, e oltre. La sessione prevede: 1. introduzione storico-organologica al mandolino di tipo napoletano del Settecento, particolarmente importante per le tecniche compositive e timbriche che caratterizzano questo repertorio; 2. relazione di Anna Rita Addessi che introdurrà il corpus dei manoscritti per mandolino conservati nella collezione Gimo (Università di Uppsala), con un’analisi ispirata alla teoria dei topic di Kofi Agawu e Leonard Ratner; 3. concerto-analisi del mandolinista Mauro Squillante, che introdurrà alcuni aspetti analitici che guidano la prassi esecutiva e le scelte espressive, ispirati alla letteratura dell’epoca e ai primi metodi per mandolino del Settecento. La discussione finale cercherà di mettere in evidenza, attraverso i contributi presentati, sia l’importanza del repertorio mandolinistico settecentesco nella storia della musica strumentale italiana ed europea, sia l’approccio di studio interdisciplinare che permette di collocare l’indagine analitica in un campo di intersezione tra storiografia, ascolto e prassi esecutive. Bibliografia Fertonani, C. (2021). Gli strumenti solisti nella musica napoletana del Settecento, in Addessi, A.R, Berglund, L., Maione, P., Squillante M. (a cura di), Il mandolino a Napoli nel Settecento. Atti delle Giornate di studio, Turchini Edizione, Napoli.

Il mandolino di tipo napoletano del Settecento: connessioni analitiche tra storiografia, repertorio e prassi esecutiva / A.R. Addessi. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 103-103. (Intervento presentato al convegno XX Convegno Internazionale di Analisi e Teoria musicale / XX International Conference on Music Theory and Analysis tenutosi a Salerno nel 19-22 ottobre 2023).

Il mandolino di tipo napoletano del Settecento: connessioni analitiche tra storiografia, repertorio e prassi esecutiva

A. R. Addessi
2023

Abstract

Questa sessione tematica intende proporre alcuni studi recenti sul mandolino napoletano del Settecento, in particolare sul suo repertorio, ancora estraneo agli interessi della ricerca analitica, salvo poche recenti eccezioni. Eppure, il mandolino era suonato ovunque in Europa, sia nelle classi sociali più popolari, sia nei palazzi aristocratici e della ricca nascente borghesia, e il suo repertorio ha ricevuto molto interesse e diffusione. Dalla metà del Settecento, il mandolino presenta una ricca produzione e circolazione, ed è infatti “l’unico strumento diverso da violino, violoncello, flauto, oboe e clavicembalo per cui si scrivono sonate e concerti” (Fertonani, 2021, p. 166). Il repertorio mandolinistico del Settecento, incluse molte arie d’opera con mandolino obbligato, rappresenta quindi sia un repertorio ancora da indagare e analizzare sia una strada inaspettata per lo studio di quella produzione settecentesca in stile galante o “stile libero”, strettamente intrecciata con le pratiche e le tecniche sviluppatesi nella cosiddetta Scuola Napoletana, che dal Regno di Napoli si diffonderà in Europa, e oltre. La sessione prevede: 1. introduzione storico-organologica al mandolino di tipo napoletano del Settecento, particolarmente importante per le tecniche compositive e timbriche che caratterizzano questo repertorio; 2. relazione di Anna Rita Addessi che introdurrà il corpus dei manoscritti per mandolino conservati nella collezione Gimo (Università di Uppsala), con un’analisi ispirata alla teoria dei topic di Kofi Agawu e Leonard Ratner; 3. concerto-analisi del mandolinista Mauro Squillante, che introdurrà alcuni aspetti analitici che guidano la prassi esecutiva e le scelte espressive, ispirati alla letteratura dell’epoca e ai primi metodi per mandolino del Settecento. La discussione finale cercherà di mettere in evidenza, attraverso i contributi presentati, sia l’importanza del repertorio mandolinistico settecentesco nella storia della musica strumentale italiana ed europea, sia l’approccio di studio interdisciplinare che permette di collocare l’indagine analitica in un campo di intersezione tra storiografia, ascolto e prassi esecutive. Bibliografia Fertonani, C. (2021). Gli strumenti solisti nella musica napoletana del Settecento, in Addessi, A.R, Berglund, L., Maione, P., Squillante M. (a cura di), Il mandolino a Napoli nel Settecento. Atti delle Giornate di studio, Turchini Edizione, Napoli.
2023
XX Convegno Internazionale di Analisi e Teoria musicale / XX International Conference on Music Theory and Analysis
103
103
Il mandolino di tipo napoletano del Settecento: connessioni analitiche tra storiografia, repertorio e prassi esecutiva / A.R. Addessi. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 103-103. (Intervento presentato al convegno XX Convegno Internazionale di Analisi e Teoria musicale / XX International Conference on Music Theory and Analysis tenutosi a Salerno nel 19-22 ottobre 2023).
A.R. Addessi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/964994
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