Questo saggio analizza i due processi di cambio di regime, democratizzazione e autocratizzazione, che si sono verificati in Tunisia nell’ultimo decennio. In particolare, si intende fornire un’analisi delle trasformazioni politiche mettendo in discussione la narrazione del mito della Tunisia come eccezione democratica nel periodo 2011-2021. Questa narrazione, infatti, non permette di comprendere gli ultimi dieci anni di politica tunisina, poiché trascura i fattori extra-istituzionali che hanno portato alla cosiddetta fase autoritaria. Si sottolinea invece il ruolo di una seconda narrazione extra-istituzionale nota come la rivoluzione tradita. Tale espressione è emersa dal basso, e in particolare dai gruppi sociali esclusi dal processo democratico avviato nel 2011. Nell’ultimo decennio, questa narrazione è stata inquadrata sia dall’establishment tunisino che da una parte della comunità internazionale come un fenomeno anti-istituzionale e populista, ritenuto la causa principale dell’instabilità politica del paese. In questo saggio si mette in luce come questa percezione abbia a sua volta giustificato una campagna di securitizzazione e repressione contro i movimenti sociali, legittimando la venuta di un nuovo uomo forte al potere.
Ester Sigillo' (2023). La transizione tunisina da 2011 al 2021. Milano : Franco Angeli.
La transizione tunisina da 2011 al 2021
Ester Sigillo'
Primo
2023
Abstract
Questo saggio analizza i due processi di cambio di regime, democratizzazione e autocratizzazione, che si sono verificati in Tunisia nell’ultimo decennio. In particolare, si intende fornire un’analisi delle trasformazioni politiche mettendo in discussione la narrazione del mito della Tunisia come eccezione democratica nel periodo 2011-2021. Questa narrazione, infatti, non permette di comprendere gli ultimi dieci anni di politica tunisina, poiché trascura i fattori extra-istituzionali che hanno portato alla cosiddetta fase autoritaria. Si sottolinea invece il ruolo di una seconda narrazione extra-istituzionale nota come la rivoluzione tradita. Tale espressione è emersa dal basso, e in particolare dai gruppi sociali esclusi dal processo democratico avviato nel 2011. Nell’ultimo decennio, questa narrazione è stata inquadrata sia dall’establishment tunisino che da una parte della comunità internazionale come un fenomeno anti-istituzionale e populista, ritenuto la causa principale dell’instabilità politica del paese. In questo saggio si mette in luce come questa percezione abbia a sua volta giustificato una campagna di securitizzazione e repressione contro i movimenti sociali, legittimando la venuta di un nuovo uomo forte al potere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.