ll volume da me curato è frutto di un progetto di ricerca inerente alla Calabria del viceregno spagnolo - considerata come parte di un sistema più vasto quale la Monarchia Cattolica - che si è articolato nell’arco di diversi anni in più iniziative - seminari, incontri di studio, corsi universitari, conferenze, tesi di laurea, e infine in un convegno - che hanno coinvolto a livello interdisciplinare non solo studiosi di diversa formazione e appartenenza ma anche persone più giovani, come studenti e neolaureati. La presente pubblicazione riunisce dunque saggi che derivano dalla discussione ed elaborazione di tematiche vertenti sullo specifico argomento della Calabria vicereale, trattate nell’ambito di queste diverse occasioni, e costituisce una ponderata selezione dei contributi che sono apparsi scientificamente più rilevanti. Alla realizzazione delle iniziative sopra menzionate e all’edizione di questo libro hanno concorso tutte le principali istituzioni presenti sul territorio, come pure rappresentanze nazionali e internazionali, offrendo possibilità di confronto e scambio tra persone - appartenenti a soprintendenze, regione, province, università e facoltà (alcune delle quali di uno stesso ateneo o presenti nella stessa regione ma non sempre dialoganti tra loro) - e organismi (come la rappresentanza spagnola in Italia, in particolare la componente addetta alle relazioni culturali) che superasse divisioni e talvolta rivalità. Questi incontri di studio, confronto, elaborazione scientifica e discussione si sono tradotti nel presente volume, il quale, senza una cooperazione delle sopra menzionate istituzioni, non sarebbe stato edito, o comunque non lo sarebbe certamente stato in una veste editoriale che si spera permetta di apprezzare al meglio le opere d’arte trattate all’interno dei saggi. Si è dunque deciso di far convergere sul periodo considerato studiosi e giovani laureati, che approfondissero diverse tematiche, «l’istorie delle genti e riti e sacrifizi e repubbliche ed inventori di leggi ed arti»3: storici, antropologi, storici dell’arte e dell’architettura ma anche soprintendenti, architetti e specialisti di scienze fisiche e naturali, quindi attenti anche a «l’arti meccaniche», più direttamente coinvolti nella conservazione, nel restauro, ma anche nell’intervento progettuale sui centri antichi.
ANSELMI, A. (2009). Introduzione. Roma : Gangemi.
Introduzione
ANSELMI, ALESSANDRA
2009
Abstract
ll volume da me curato è frutto di un progetto di ricerca inerente alla Calabria del viceregno spagnolo - considerata come parte di un sistema più vasto quale la Monarchia Cattolica - che si è articolato nell’arco di diversi anni in più iniziative - seminari, incontri di studio, corsi universitari, conferenze, tesi di laurea, e infine in un convegno - che hanno coinvolto a livello interdisciplinare non solo studiosi di diversa formazione e appartenenza ma anche persone più giovani, come studenti e neolaureati. La presente pubblicazione riunisce dunque saggi che derivano dalla discussione ed elaborazione di tematiche vertenti sullo specifico argomento della Calabria vicereale, trattate nell’ambito di queste diverse occasioni, e costituisce una ponderata selezione dei contributi che sono apparsi scientificamente più rilevanti. Alla realizzazione delle iniziative sopra menzionate e all’edizione di questo libro hanno concorso tutte le principali istituzioni presenti sul territorio, come pure rappresentanze nazionali e internazionali, offrendo possibilità di confronto e scambio tra persone - appartenenti a soprintendenze, regione, province, università e facoltà (alcune delle quali di uno stesso ateneo o presenti nella stessa regione ma non sempre dialoganti tra loro) - e organismi (come la rappresentanza spagnola in Italia, in particolare la componente addetta alle relazioni culturali) che superasse divisioni e talvolta rivalità. Questi incontri di studio, confronto, elaborazione scientifica e discussione si sono tradotti nel presente volume, il quale, senza una cooperazione delle sopra menzionate istituzioni, non sarebbe stato edito, o comunque non lo sarebbe certamente stato in una veste editoriale che si spera permetta di apprezzare al meglio le opere d’arte trattate all’interno dei saggi. Si è dunque deciso di far convergere sul periodo considerato studiosi e giovani laureati, che approfondissero diverse tematiche, «l’istorie delle genti e riti e sacrifizi e repubbliche ed inventori di leggi ed arti»3: storici, antropologi, storici dell’arte e dell’architettura ma anche soprintendenti, architetti e specialisti di scienze fisiche e naturali, quindi attenti anche a «l’arti meccaniche», più direttamente coinvolti nella conservazione, nel restauro, ma anche nell’intervento progettuale sui centri antichi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.