Il Ms. 1138, conservato presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, è sicuramente uno degli esempi più preziosi e intriganti della miniatura fiamminga, della prima metà del Quattrocento. Costituisce inoltre un caso singolare, all’interno di un gruppo di manoscritti, riconducibili ai Maestri di Guillebert de Mets. Si tratta di una cerchia di artisti che ruotavano intorno alla figura di Guillebert de Mets, copista fiammingo, nato a Grammont (Geraardsbergen, nelle Fiandre orientali), verso il 1390 e vissuto fino al 1436 circa. Il testo analizza le miniature e le loro connessioni, fonti e derivazioni, anche sulla scorta del pregevole lavoro di analisi sulla produzione di miniature a Gand all'epoca di Jan van Eyck e sul gruppo di Guillebert de Mets, offerta dagli studi di Dominique Vanwijnsberghe e Erik Verroken (2018). Guillebert era nientemeno che uno dei librai di fiducia di Filippo il Buono (Digione, 1396 - Bruges, 1467), Duca di Borgogna, uno dei più raffinati collezionisti e committenti di opere d’arte e, in particolare, di manoscritti miniati del Rinascimento fiammingo.
Maria Vittoria Spissu (2022). L'Offiziolo di Guillebert de Mets. Intorno all'1138 della Biblioteca Universitaria di Bologna e al gruppo di artefici fiamminghi dietro la sua concertata elaborazione. Rimini : Imago.
L'Offiziolo di Guillebert de Mets. Intorno all'1138 della Biblioteca Universitaria di Bologna e al gruppo di artefici fiamminghi dietro la sua concertata elaborazione
Maria Vittoria Spissu
Primo
Conceptualization
2022
Abstract
Il Ms. 1138, conservato presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, è sicuramente uno degli esempi più preziosi e intriganti della miniatura fiamminga, della prima metà del Quattrocento. Costituisce inoltre un caso singolare, all’interno di un gruppo di manoscritti, riconducibili ai Maestri di Guillebert de Mets. Si tratta di una cerchia di artisti che ruotavano intorno alla figura di Guillebert de Mets, copista fiammingo, nato a Grammont (Geraardsbergen, nelle Fiandre orientali), verso il 1390 e vissuto fino al 1436 circa. Il testo analizza le miniature e le loro connessioni, fonti e derivazioni, anche sulla scorta del pregevole lavoro di analisi sulla produzione di miniature a Gand all'epoca di Jan van Eyck e sul gruppo di Guillebert de Mets, offerta dagli studi di Dominique Vanwijnsberghe e Erik Verroken (2018). Guillebert era nientemeno che uno dei librai di fiducia di Filippo il Buono (Digione, 1396 - Bruges, 1467), Duca di Borgogna, uno dei più raffinati collezionisti e committenti di opere d’arte e, in particolare, di manoscritti miniati del Rinascimento fiammingo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.