Nel saggio “Spazi digitali per gli spiriti: processi di mediazione e rimediazione nelle musiche del culto dei nat birmani”, Lorenzo Chiarofonte analizza le modalità con cui i media digitali contribuiscono alla creazione di nuovi spazi in cui si realizza l’incontro con gli spiriti locali (nat). Originariamente registrate su cassette a partire dagli anni ’70 da famosi interpreti del nat hsaing (l’ensemble di gong e tamburi che accompagna le cerimonie di possessione), le canzoni per gli spiriti (nat thachin) hanno conosciuto diversi stadi di rimediazione fino ad arrivare oggi su YouTube, dove si trovano in bilico tra musica di consumo e pratiche di ascolto devozionale. Allo stesso tempo, video delle cerimonie private di possessione (nat kana pwe) circolano su Facebook: attraverso il live streaming, gli operatori rituali professionisti urbani sono in oggi grado di espandere la comunità di devoti a livello transnazionale e di ricreare attraverso i media digitali l’efficacia rituale di una cerimonia. A partire da questi due esempi l’autore sottolinea come, nei nuovi contesti digitali, le cerimonie per gli spiriti e i suoni ad esse associate continuino ad essere funzionali nello stabilire, seppure con diverse modalità, una relazione tra esseri umani e spirituali.
Lorenzo Chiarofonte (2024). Spazi digitali per gli spiriti: processi di mediazione e rimediazione nelle musiche del culto dei nat birmani. Udine : Nota.
Spazi digitali per gli spiriti: processi di mediazione e rimediazione nelle musiche del culto dei nat birmani
Lorenzo Chiarofonte
2024
Abstract
Nel saggio “Spazi digitali per gli spiriti: processi di mediazione e rimediazione nelle musiche del culto dei nat birmani”, Lorenzo Chiarofonte analizza le modalità con cui i media digitali contribuiscono alla creazione di nuovi spazi in cui si realizza l’incontro con gli spiriti locali (nat). Originariamente registrate su cassette a partire dagli anni ’70 da famosi interpreti del nat hsaing (l’ensemble di gong e tamburi che accompagna le cerimonie di possessione), le canzoni per gli spiriti (nat thachin) hanno conosciuto diversi stadi di rimediazione fino ad arrivare oggi su YouTube, dove si trovano in bilico tra musica di consumo e pratiche di ascolto devozionale. Allo stesso tempo, video delle cerimonie private di possessione (nat kana pwe) circolano su Facebook: attraverso il live streaming, gli operatori rituali professionisti urbani sono in oggi grado di espandere la comunità di devoti a livello transnazionale e di ricreare attraverso i media digitali l’efficacia rituale di una cerimonia. A partire da questi due esempi l’autore sottolinea come, nei nuovi contesti digitali, le cerimonie per gli spiriti e i suoni ad esse associate continuino ad essere funzionali nello stabilire, seppure con diverse modalità, una relazione tra esseri umani e spirituali.File | Dimensione | Formato | |
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