Si può pensare l’emergenza che stiamo vivendo? Si può, quando sembra che pensare sia non solo impossibile, ma addirittura superfluo? In questo libro il tentativo è stato fatto, sulla base della convinzione che di fronte all’emergenza – che è complessa e complicata, e per questo difficile da pensare – serve uno sforzo collettivo di intelligenza e immaginazione. Ecco perché allora questo libro raccoglie i pensieri, le ipotesi, i modelli e le speranze di un ampio gruppo di ricercatori, un intero Dipartimento universitario: politica, società, diritto, comunicazione, filosofia, media, informatica, economia sono le angolature disciplinari da cui gli autori hanno provato a pensare l’impensabile che improvvisamente (anche se preannunciato da tanti segnali inascoltati) ha stravolto le nostre vite e le nostre emozioni. Una pluralità di voci, dunque. In un consapevole processo di incessante costruzione e decostruzione dei dati, in un costante andirivieni tra teorie e ricerca, tra approcci e realtà empirica. Perché il pensiero è comune, sempre, o non è pensiero. Il Dipartimento è quello di Scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria, di un luogo che mai come ora diventa un sensore dello stato complessivo dell’Italia e delle sue prospettive future. Perché la Calabria potrà reggere all’urto dell’epidemia solo se resisterà il resto dell’Italia. E viceversa. Con questo libro gli autori intendono ricordare, a se stessi prima che a chiunque altro, che lavorare in un’università è un onore ma anche un impegno preso con la società. I flussi di depositi di conoscenza scientifica prodotti nelle università e nei centri di ricerca sono oggi più che mai determinanti per disegnare mondi diversi, più coesi, meno disuguali, con più estese libertà sostanziali per tutti, a partire dai soggetti che vivono nei luoghi svantaggiati e marginalizzati.
Salomoni A. (2020). Quadrillage. Rileggere un frammento di Surveiller et punir (1975). ROMA : Donzelli.
Quadrillage. Rileggere un frammento di Surveiller et punir (1975)
Salomoni A.
2020
Abstract
Si può pensare l’emergenza che stiamo vivendo? Si può, quando sembra che pensare sia non solo impossibile, ma addirittura superfluo? In questo libro il tentativo è stato fatto, sulla base della convinzione che di fronte all’emergenza – che è complessa e complicata, e per questo difficile da pensare – serve uno sforzo collettivo di intelligenza e immaginazione. Ecco perché allora questo libro raccoglie i pensieri, le ipotesi, i modelli e le speranze di un ampio gruppo di ricercatori, un intero Dipartimento universitario: politica, società, diritto, comunicazione, filosofia, media, informatica, economia sono le angolature disciplinari da cui gli autori hanno provato a pensare l’impensabile che improvvisamente (anche se preannunciato da tanti segnali inascoltati) ha stravolto le nostre vite e le nostre emozioni. Una pluralità di voci, dunque. In un consapevole processo di incessante costruzione e decostruzione dei dati, in un costante andirivieni tra teorie e ricerca, tra approcci e realtà empirica. Perché il pensiero è comune, sempre, o non è pensiero. Il Dipartimento è quello di Scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria, di un luogo che mai come ora diventa un sensore dello stato complessivo dell’Italia e delle sue prospettive future. Perché la Calabria potrà reggere all’urto dell’epidemia solo se resisterà il resto dell’Italia. E viceversa. Con questo libro gli autori intendono ricordare, a se stessi prima che a chiunque altro, che lavorare in un’università è un onore ma anche un impegno preso con la società. I flussi di depositi di conoscenza scientifica prodotti nelle università e nei centri di ricerca sono oggi più che mai determinanti per disegnare mondi diversi, più coesi, meno disuguali, con più estese libertà sostanziali per tutti, a partire dai soggetti che vivono nei luoghi svantaggiati e marginalizzati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.