La liberalizzazione dei mercati non significa venir meno dell’importanza della regolazione: anzi, fattori come la maggiore complessità e articolazione delle interazioni tra regolatore e operatori, la moltiplicazione degli interlocutori che implica modifiche agli equilibri di potere eventualmente formatisi tra autorità, consumatori e imprese, nonché la necessità di soluzioni istituzionali che consentano lo sviluppo della concorrenza e al tempo stesso tutelino la qualità del processo concorrenziale e l’equilibrio complessivo di mercato, rendono oggi ancor più necessario l’uso di strumenti più sofisticati e complessi di regolazione per assicurare l’equilibrio fra interessi contrapposti e rispondere alle accresciute esigenze di trasparenza. Proprio in tale bilanciamento si rivela compiutamente la perdurante attualità della norma di cui all’art. 41 Cost., che attraverso l’utilizzo della clausola generale di utilità sociale detta un principio (per nulla astratto ma all’opposto assai) concreto riferibile a precisi diritti e doveri, non predeterminati a priori proprio per consentirne il continuo aggiornamento, con l’intermediazione soprattutto del legislatore e della giurisprudenza costituzionale, alla luce della evoluzione socio-economica dell’ordinamento nazionale, sia in quanto tale e sia in quanto inserito in una complessa cornice di rapporti sovranazionali.
Olivia Pini (2023). Libertà d'impresa, mercato e poteri pubblici: un bilanciamento ragionevole e solidale fra interessi meritevoli di tutela. Napoli : Editoriale scientifica.
Libertà d'impresa, mercato e poteri pubblici: un bilanciamento ragionevole e solidale fra interessi meritevoli di tutela
Olivia Pini
2023
Abstract
La liberalizzazione dei mercati non significa venir meno dell’importanza della regolazione: anzi, fattori come la maggiore complessità e articolazione delle interazioni tra regolatore e operatori, la moltiplicazione degli interlocutori che implica modifiche agli equilibri di potere eventualmente formatisi tra autorità, consumatori e imprese, nonché la necessità di soluzioni istituzionali che consentano lo sviluppo della concorrenza e al tempo stesso tutelino la qualità del processo concorrenziale e l’equilibrio complessivo di mercato, rendono oggi ancor più necessario l’uso di strumenti più sofisticati e complessi di regolazione per assicurare l’equilibrio fra interessi contrapposti e rispondere alle accresciute esigenze di trasparenza. Proprio in tale bilanciamento si rivela compiutamente la perdurante attualità della norma di cui all’art. 41 Cost., che attraverso l’utilizzo della clausola generale di utilità sociale detta un principio (per nulla astratto ma all’opposto assai) concreto riferibile a precisi diritti e doveri, non predeterminati a priori proprio per consentirne il continuo aggiornamento, con l’intermediazione soprattutto del legislatore e della giurisprudenza costituzionale, alla luce della evoluzione socio-economica dell’ordinamento nazionale, sia in quanto tale e sia in quanto inserito in una complessa cornice di rapporti sovranazionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.