Il testo ripercorre i momenti e gli esiti del percorso bolognese di Felice Giani, giunto nella città universitaria per frequentare l'Accademia Clementina di Pittura, Scultura e Architettura dell'Istituto delle Scienze, una tra le più prestigiose istituzioni artistiche dell'epoca. Nei soli due anni che trascorse a Bologna il giovane poté legarsi in amicizia con altri allievi di vaglia ed entrare in contatto con Serafino Barozzi, l'artista che lo introdurrà presso la nobiltà faentina che tanta importanza avrebbe avuto nel suo percorso, e soprattutto con i fratelli Gandolfi, Ubaldo e Gaetano, dalle cui scelte maniere apprese i termini per accrescere il suo stile. Fu a Bologna che imparò, grazie alla sperimentazione che l'abate Requeno conduceva presso la casa del conte Cesare Massimiliano Gini, la tecnica della pittura ad encausto, il che gli concesse di collaborare, una volta giunto a Roma, alla realizzazione della replica con il legante a cera delle pitture della Loggia di Raffaello del Vaticano per Caterina II di Russia. Due soli anni, dunque, ma fondamentali per la crescita di questo artista agile e spiritoso
Donatella Biagi Maino (2024). Gli inizi di Felice Giani, ovvero l’incamminamento alla pittura di un giovane prodigioso. Milano : Dario Cimorelli Editore.
Gli inizi di Felice Giani, ovvero l’incamminamento alla pittura di un giovane prodigioso
Donatella Biagi Maino
2024
Abstract
Il testo ripercorre i momenti e gli esiti del percorso bolognese di Felice Giani, giunto nella città universitaria per frequentare l'Accademia Clementina di Pittura, Scultura e Architettura dell'Istituto delle Scienze, una tra le più prestigiose istituzioni artistiche dell'epoca. Nei soli due anni che trascorse a Bologna il giovane poté legarsi in amicizia con altri allievi di vaglia ed entrare in contatto con Serafino Barozzi, l'artista che lo introdurrà presso la nobiltà faentina che tanta importanza avrebbe avuto nel suo percorso, e soprattutto con i fratelli Gandolfi, Ubaldo e Gaetano, dalle cui scelte maniere apprese i termini per accrescere il suo stile. Fu a Bologna che imparò, grazie alla sperimentazione che l'abate Requeno conduceva presso la casa del conte Cesare Massimiliano Gini, la tecnica della pittura ad encausto, il che gli concesse di collaborare, una volta giunto a Roma, alla realizzazione della replica con il legante a cera delle pitture della Loggia di Raffaello del Vaticano per Caterina II di Russia. Due soli anni, dunque, ma fondamentali per la crescita di questo artista agile e spiritosoFile | Dimensione | Formato | |
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