Il contributo prende in esame i disegni, mai studiati in precedenza con gli strumenti della storia dell’arte, che illustrano i manoscritti delle Historiae Ferrarienses, opera di Pellegrino Prisciani dedicata al duca Ercole I d’Este. Il saggio mostra dapprima la stretta relazione dei disegni con il testo, riconoscendo l’importanza del controllo esercitato da Prisciani sul lavoro del disegnatore e l’efficacia comunicativa che ne deriva alle immagini. Ne studia poi lo stile, mettendo in rilievo i legami dei disegni con la cultura veneto-ferrarese e avanzando, con puntuali confronti, l’ipotesi di riconoscervi all’opera il Maestro del Plinio di Pico, miniatore e autore di disegni per incunaboli e xilografie attivo tra Ferrara e Venezia fra Quattrocento e Cinquecento. Dall’analisi nasce l’ipotesi, sostenuta con confronti puntali, di attribuire al medesimo anche la celebre e cruciale xilografia della fine del secolo XV con la Veduta di Ferrara, attualmente nota in due esemplari conservati alla Biblioteca Estense di Modena. Il saggio evidenzia quindi anche le strette relazioni fra centri dell’alto Adriatico come Ferrara e Venezia sul finire del Quattrocento.
Cavicchioli, S. (2024). Una connessione adriatica a fine Quattrocento. I disegni delle Historiae Ferrariae di Pellegrino Prisciani tra Ferrara e Venezia, e una proposta per la xilografia con la Veduta di Ferrara della Biblioteca Estense di Modena. Sant'Arcangelo di Romagna : Maggioli editore.
Una connessione adriatica a fine Quattrocento. I disegni delle Historiae Ferrariae di Pellegrino Prisciani tra Ferrara e Venezia, e una proposta per la xilografia con la Veduta di Ferrara della Biblioteca Estense di Modena
Sonia Cavicchioli
2024
Abstract
Il contributo prende in esame i disegni, mai studiati in precedenza con gli strumenti della storia dell’arte, che illustrano i manoscritti delle Historiae Ferrarienses, opera di Pellegrino Prisciani dedicata al duca Ercole I d’Este. Il saggio mostra dapprima la stretta relazione dei disegni con il testo, riconoscendo l’importanza del controllo esercitato da Prisciani sul lavoro del disegnatore e l’efficacia comunicativa che ne deriva alle immagini. Ne studia poi lo stile, mettendo in rilievo i legami dei disegni con la cultura veneto-ferrarese e avanzando, con puntuali confronti, l’ipotesi di riconoscervi all’opera il Maestro del Plinio di Pico, miniatore e autore di disegni per incunaboli e xilografie attivo tra Ferrara e Venezia fra Quattrocento e Cinquecento. Dall’analisi nasce l’ipotesi, sostenuta con confronti puntali, di attribuire al medesimo anche la celebre e cruciale xilografia della fine del secolo XV con la Veduta di Ferrara, attualmente nota in due esemplari conservati alla Biblioteca Estense di Modena. Il saggio evidenzia quindi anche le strette relazioni fra centri dell’alto Adriatico come Ferrara e Venezia sul finire del Quattrocento.File | Dimensione | Formato | |
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