Il contributo consiste un esame dell’orientamento giurisprudenziale a cui si è fatto cenno (par. 2) e si illustreranno i motivi che fanno ritenere che tale orientamento sia effettivamente in contrasto con il diritto dell’Unione europea applicabile alle procedure di accertamento delle infrazioni della concorrenza7 (parr. 3 e 4). Non si esamineranno i motivi di possibile contrasto con la disciplina consumeristica europea, che comunque sono in parte sovrapponibili, per analogia, con quelli analizzati8. In sintesi ci pare che le norme e/o i principi europei violati siano quattro: i) la regola in base alla quale le autorità nazionali garanti della concorrenza hanno il diritto di istruire i procedimenti secondo l’ordine di priorità da loro stesse definito; ii) il principio del délai raisonnable, secondo il quale la durata ragionevole delle procedure va valutata alla luce delle circostanze proprie di scun caso di specie; iii) la regola giurisprudenziale che impedisce di annullare un provvedimento di accertamento di violazione delle norme antitrust in base alla sola circostanza che la procedura ha ecceduto i tempi ragionevoli; iv) i principi di effettività del diritto dell’Unione e di leale cooperazione tra Stati membri e Unione europea.
pietro manzini (2023). L’AGCM FA NOVANTA? IL TERMINE DECADENZIALE DI NOVANTA GIORNI PER L’APPLICAZIONE DELLE SANZIONI DELL’AGCM AL VAGLIO DELLA CORTE DI GIUSTIZIA. Napoli : editoriale scientifica.
L’AGCM FA NOVANTA? IL TERMINE DECADENZIALE DI NOVANTA GIORNI PER L’APPLICAZIONE DELLE SANZIONI DELL’AGCM AL VAGLIO DELLA CORTE DI GIUSTIZIA
pietro manzini
2023
Abstract
Il contributo consiste un esame dell’orientamento giurisprudenziale a cui si è fatto cenno (par. 2) e si illustreranno i motivi che fanno ritenere che tale orientamento sia effettivamente in contrasto con il diritto dell’Unione europea applicabile alle procedure di accertamento delle infrazioni della concorrenza7 (parr. 3 e 4). Non si esamineranno i motivi di possibile contrasto con la disciplina consumeristica europea, che comunque sono in parte sovrapponibili, per analogia, con quelli analizzati8. In sintesi ci pare che le norme e/o i principi europei violati siano quattro: i) la regola in base alla quale le autorità nazionali garanti della concorrenza hanno il diritto di istruire i procedimenti secondo l’ordine di priorità da loro stesse definito; ii) il principio del délai raisonnable, secondo il quale la durata ragionevole delle procedure va valutata alla luce delle circostanze proprie di scun caso di specie; iii) la regola giurisprudenziale che impedisce di annullare un provvedimento di accertamento di violazione delle norme antitrust in base alla sola circostanza che la procedura ha ecceduto i tempi ragionevoli; iv) i principi di effettività del diritto dell’Unione e di leale cooperazione tra Stati membri e Unione europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.