La raccolta di Pietro Stancovich (Barbana 1771-1852) presso il Museo della Città di Rovigno d’Istria

The essay presents the biography, bibliography and collection of the Istrian scholar Pietro Stancovich (Barbana d'Istria 1771 – 1852). His library, today preserved in the Muzej Grada Rovinja, represents one of the most precious book collections of the Rovinj City Museum Library, and in general one of the most important historical collections of eighteenth-century Istria. This publication is the final product of a research project entitled "Private libraries (18th-20th centuries) as a paradigm of Julian-Dalmatian history". The study of these collections, promoted by the Adriatic Coordination, has made it possible not only to have an updated political-social-cultural overview of the Istrian-Dalmatian area through some of its protagonists, but also to outline a historical-editorial profile, because the publishing houses were, through their authors, witnesses of fundamental passages also linked to the production and trade of books in Trieste and Veneto, as well as the cultural history of this region between the eighteenth and twentieth centuries. This project, promoted by Coordinamento Adriatico APS, was financed by the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation and by the Ministry of Culture pursuant to Law no. 16 March 2001, n. 72, containing «Interventions to protect the historical and cultural heritage of the communities of Italian exiles from Istria, Fiume and Dalmatia», and subsequent extensions and additions.

Il saggio presenta la vita, la bibliografia e la raccolta dell'erudito istriano Pietro Stancovich (Barbana 1771-1852). La sua biblioteca, oggi conservata presso il Museo della città di Rovigno, rappresenta uno dei fondi librari più preziosi della Città di Rovigno e, in generale, una delle raccolte storiche più importanti dell'Istria del Settecento. La presente pubblicazione è il prodotto finale di un progetto di ricerca dal titolo: "Biblioteche private (xviii-xx sec) quali paradigma della storia Giuliano-Dalmata". Lo studio di queste raccolte, promosso dal Coordinamento Adriatico, ha consentito non solo di avere un’aggiornata panoramica politico-sociale-culturale dell’area istriano-dalmata attraverso alcuni dei suoi protagonisti, ma anche di tratteggiarne un profilo storico-editoriale, perché le case editrici furono, attraverso i loro autori, testimoni di fondamentali passaggi legati anche alla produzione e al commercio librario triestino e veneto, nonché della storia culturale di questa regione tra Settecento e Novecento. Tale progetto, promosso da Coordinamento Adriatico APS, è stato finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero della Cultura ai sensi della Legge 16 marzo 2001 n. 72, recante: "Interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dell’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia", e successive proroghe e integrazioni.