La casa rappresenta il riparo per la vita dell’uomo ma nel suo costruirsi determina i luoghi, gli spazi pubblici e collettivi della città. La casa offre un lato pubblico, l’esterno e un lato privato, l’interno. Il lato pubblico, appartiene a tutti e non solo a chi lo abita e necessita di una architettura civile. Per quanto riguarda il progetto della casa e il suo rapporto con la città ritengo centrale riorientare la ricerca architettonica verso una rigenerazione degli studi urbani e delle relazioni tra tipologia architettonica e morfologia urbana proponendo un recupero delle istanze sviluppate su questi temi nell’ampia tradizione di studi e ricerche italiana. Sostengo, insieme ad altri, la necessità di una continuità scientifica con tali studi e con il loro relativo modo di intendere la progettazione razionale come mezzo per legare il destino dell’architettura a quello della città. Sono interessato ad una esperienza progettuale ascrivibile all’interno di un orizzonte civile dell’architettura in cui possiamo riconoscere e affermare che “Abitare è possibile solo come spazio collettivo”.
Gino Malacarne (2023). La casa e il progetto urbano.. Trento : Edizioni del Faro.
La casa e il progetto urbano.
Gino Malacarne
2023
Abstract
La casa rappresenta il riparo per la vita dell’uomo ma nel suo costruirsi determina i luoghi, gli spazi pubblici e collettivi della città. La casa offre un lato pubblico, l’esterno e un lato privato, l’interno. Il lato pubblico, appartiene a tutti e non solo a chi lo abita e necessita di una architettura civile. Per quanto riguarda il progetto della casa e il suo rapporto con la città ritengo centrale riorientare la ricerca architettonica verso una rigenerazione degli studi urbani e delle relazioni tra tipologia architettonica e morfologia urbana proponendo un recupero delle istanze sviluppate su questi temi nell’ampia tradizione di studi e ricerche italiana. Sostengo, insieme ad altri, la necessità di una continuità scientifica con tali studi e con il loro relativo modo di intendere la progettazione razionale come mezzo per legare il destino dell’architettura a quello della città. Sono interessato ad una esperienza progettuale ascrivibile all’interno di un orizzonte civile dell’architettura in cui possiamo riconoscere e affermare che “Abitare è possibile solo come spazio collettivo”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.