Un libro fatto di storie capaci di avvincere con la forza discreta del loro stile asciutto e chiaro, creando nella mente del lettore una cassa armonica nella quale risuonano, nitide e pressanti, le questioni essenziali che riguardano la vita, l’amore, la morte. Filipowicz è un narratore sapiente, maestro delle forme brevi. Ci insegna l’attenzione, come Čechov, e la lentezza, come Kundera. I suoi racconti sono pervasi di motivi autobiografici, trasfigurati fino ad assumere significato universale. I leitmotiv che li attraversano, i contesti prossimi all’autore in cui si collocano - la guerra, la natura, la provincia - sono la leva tramite cui, alla fine, ci si trova a riflettere sul loro vero tema, la natura umana, che lo scrittore polacco sa indagare con rara acutezza e illuminare con pochi, lievi tocchi che risaltano sullo sfondo denso di dettagli descrittivi. Colpisce la capacità di questo pittore dell’anima di creare l’atmosfera e costruire la tensione drammatica. La morale del racconto non è mai asserita, ma va immaginata dietro il velo pudico dell’allusione, spesso ironica. E anche temi come il dovere, la dignità, la fedeltà agli impegni, l’eroismo sono trattati con una leggerezza profonda, pensosa ma priva di pathos, che fa venire in mente Wisława Szymborska, sua compagna per quasi un quarto di secolo. Una raccolta preziosa che ha il merito di rivelare, per la prima volta, al lettore italiano un narratore straordinario, degno – per la Szymborska – del premio Nobel.
andrea ceccherelli (2023). Il gatto nell’erba bagnata. Racconti. Bologna : Marietti.
Il gatto nell’erba bagnata. Racconti
andrea ceccherelli
2023
Abstract
Un libro fatto di storie capaci di avvincere con la forza discreta del loro stile asciutto e chiaro, creando nella mente del lettore una cassa armonica nella quale risuonano, nitide e pressanti, le questioni essenziali che riguardano la vita, l’amore, la morte. Filipowicz è un narratore sapiente, maestro delle forme brevi. Ci insegna l’attenzione, come Čechov, e la lentezza, come Kundera. I suoi racconti sono pervasi di motivi autobiografici, trasfigurati fino ad assumere significato universale. I leitmotiv che li attraversano, i contesti prossimi all’autore in cui si collocano - la guerra, la natura, la provincia - sono la leva tramite cui, alla fine, ci si trova a riflettere sul loro vero tema, la natura umana, che lo scrittore polacco sa indagare con rara acutezza e illuminare con pochi, lievi tocchi che risaltano sullo sfondo denso di dettagli descrittivi. Colpisce la capacità di questo pittore dell’anima di creare l’atmosfera e costruire la tensione drammatica. La morale del racconto non è mai asserita, ma va immaginata dietro il velo pudico dell’allusione, spesso ironica. E anche temi come il dovere, la dignità, la fedeltà agli impegni, l’eroismo sono trattati con una leggerezza profonda, pensosa ma priva di pathos, che fa venire in mente Wisława Szymborska, sua compagna per quasi un quarto di secolo. Una raccolta preziosa che ha il merito di rivelare, per la prima volta, al lettore italiano un narratore straordinario, degno – per la Szymborska – del premio Nobel.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.