L’intervento G124 a Modena si concentra al Parco XXII Aprile, principale area verde del quartiere Crocetta, con l’intento di definire una nuova centralità per i residenti del quartiere. Posizionato al limite tra centro storico e campagna, il quartiere è da sempre una delle aree urbane modenesi più attive. Dapprima come “porto di Modena” con il Naviglio, che connetteva la città alla rete fluviale del nord Italia, poi con la ferrovia e le prime industrie. Il quartiere era infatti popolato originariamente da pescatori e commercianti, per divenire poi residenza della classe operaia e simbolo delle lotte sociali nel periodo dell’industrializzazione, fino a diventare il quartiere energico e multietnico di oggi. La localizzazione strategica dell’area, al confine con la campagna, è confermata storicamente dalla scelta dei Duchi d’Este di costruire in corrispondenza dell’attuale parco la loro villa di delizie, “Villa Pentetorri”, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale in seguito ad un bombardamento aereo. Il tessuto urbano attuale si sviluppa nel dopoguerra, dalla rapida urbanizzazione industriale che coinvolge le aree a Nord di Modena, tra la tangenziale e la ferrovia, connettendo la città alle principali vie di comunicazione. Intorno alle acciaierie, manifatture e consorzi vengono realizzati grandi complessi residenziali, con una rapidità costruttiva constatabile nella predilezione alla quantità di alloggi piuttosto che alla qualità della costruzione e dello spazio urbano circostante. Da allora la Crocetta viene identificato come il quartiere modenese con la maggiore quantità di migranti, dove si parlano decine di lingue diverse e si raccontano storie di ogni origine. Negli anni si è sviluppata una comunità che fa delle differenze il suo punto di forza. La Crocetta, con le sue innegabili difficoltà, è sempre stata il luogo in cui Modena e il resto del mondo si integrano e danno vita ad una società multietnica e multiculturale.
Agnoletto, M., Copelli, A., Corradini, M.G., Davolio, S., Piraccini, L., Carlo Muzzarelli, G., et al. (2023). Parco XXII Aprile: il Cortile della Crocetta, Modena. Siracusa : LetteraVentidue.
Parco XXII Aprile: il Cortile della Crocetta, Modena
Matteo Agnoletto
;Alessia Copelli;Martina Gaia Corradini;Stefano Davolio;Leo Piraccini;
2023
Abstract
L’intervento G124 a Modena si concentra al Parco XXII Aprile, principale area verde del quartiere Crocetta, con l’intento di definire una nuova centralità per i residenti del quartiere. Posizionato al limite tra centro storico e campagna, il quartiere è da sempre una delle aree urbane modenesi più attive. Dapprima come “porto di Modena” con il Naviglio, che connetteva la città alla rete fluviale del nord Italia, poi con la ferrovia e le prime industrie. Il quartiere era infatti popolato originariamente da pescatori e commercianti, per divenire poi residenza della classe operaia e simbolo delle lotte sociali nel periodo dell’industrializzazione, fino a diventare il quartiere energico e multietnico di oggi. La localizzazione strategica dell’area, al confine con la campagna, è confermata storicamente dalla scelta dei Duchi d’Este di costruire in corrispondenza dell’attuale parco la loro villa di delizie, “Villa Pentetorri”, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale in seguito ad un bombardamento aereo. Il tessuto urbano attuale si sviluppa nel dopoguerra, dalla rapida urbanizzazione industriale che coinvolge le aree a Nord di Modena, tra la tangenziale e la ferrovia, connettendo la città alle principali vie di comunicazione. Intorno alle acciaierie, manifatture e consorzi vengono realizzati grandi complessi residenziali, con una rapidità costruttiva constatabile nella predilezione alla quantità di alloggi piuttosto che alla qualità della costruzione e dello spazio urbano circostante. Da allora la Crocetta viene identificato come il quartiere modenese con la maggiore quantità di migranti, dove si parlano decine di lingue diverse e si raccontano storie di ogni origine. Negli anni si è sviluppata una comunità che fa delle differenze il suo punto di forza. La Crocetta, con le sue innegabili difficoltà, è sempre stata il luogo in cui Modena e il resto del mondo si integrano e danno vita ad una società multietnica e multiculturale.| File | Dimensione | Formato | |
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