La figura di Giambattista Martini oggi ci è cara per più d’un motivo: dotato di cultura enciclopedica, egli legò il suo nome alla prima storia della musica stampata in Italia e redatta in lingua italiana, che ancor oggi si pone quale insuperato modello di erudizione; egli raccolse una biblioteca assai ricca e una preziosa galleria di ritratti di compositori e teorici della musica, che destavano l’ammirazione di tanti suoi contemporanei; il suo magistero contrappuntistico fu d’esempio e di sprone per numerosi giovani compositori, che da tutt’Europa giunsero a Bologna per averlo quale precettore; molte furono le personalità politiche e culturali di spicco con le quali egli intrattenne una fitta corrispondenza, spesso ponendosi quale arbitro indiscusso di questioni musicali. Nondimeno, forse non molti sanno che parimenti all’epoca erano lodate le sue doti compositive: non a caso nel 1753, dopo aver realizzato e diretto le musiche romane per il triduo di beatificazione di Giuseppe da Copertino, padre Martini fu richiesto dal papa Benedetto XIV quale maestro della Cappella Giulia. Il ciclo di tre concerti proposti nella Biblioteca di S. Francesco è stata un’occasione per “gustare” qualche composizione del «maestro dei maestri» e per iniziare un percorso di riscoperta di questa figura di francescano bolognese e di coloro che, anche tra gli stessi confratelli, ne furono precursori e allievi.
Elisabetta Pasquini (2022). «Con tanta sua lode». Il Sei-Settecento musicale in concerto.
«Con tanta sua lode». Il Sei-Settecento musicale in concerto
Elisabetta PasquiniPrimo
2022
Abstract
La figura di Giambattista Martini oggi ci è cara per più d’un motivo: dotato di cultura enciclopedica, egli legò il suo nome alla prima storia della musica stampata in Italia e redatta in lingua italiana, che ancor oggi si pone quale insuperato modello di erudizione; egli raccolse una biblioteca assai ricca e una preziosa galleria di ritratti di compositori e teorici della musica, che destavano l’ammirazione di tanti suoi contemporanei; il suo magistero contrappuntistico fu d’esempio e di sprone per numerosi giovani compositori, che da tutt’Europa giunsero a Bologna per averlo quale precettore; molte furono le personalità politiche e culturali di spicco con le quali egli intrattenne una fitta corrispondenza, spesso ponendosi quale arbitro indiscusso di questioni musicali. Nondimeno, forse non molti sanno che parimenti all’epoca erano lodate le sue doti compositive: non a caso nel 1753, dopo aver realizzato e diretto le musiche romane per il triduo di beatificazione di Giuseppe da Copertino, padre Martini fu richiesto dal papa Benedetto XIV quale maestro della Cappella Giulia. Il ciclo di tre concerti proposti nella Biblioteca di S. Francesco è stata un’occasione per “gustare” qualche composizione del «maestro dei maestri» e per iniziare un percorso di riscoperta di questa figura di francescano bolognese e di coloro che, anche tra gli stessi confratelli, ne furono precursori e allievi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.