Poco dopo la presa di Costantinopoli da parte dei Latini nel corso della quarta crociata (13 aprile 1204), alcuni esponenti di secondo piano delle vecchie dinastie bizantine fondarono nel circondario di Trebisonda e nelle province epirote due entità politiche indipendenti, i cosiddetti Impero di Trebisonda e Despotato d’Epiro, che sarebbero sopravvissute fino alla seconda metà del XV secolo. Sebbene la caduta della capitale e la successiva dissoluzione della basileia ne avessero indubbiamente favorito la formazione, la rapidità con cui entrambi i principati furono costruiti presupponeva che in loco esistessero condizioni politiche e sociali favorevoli. A Trebisonda i maggiori clan dell’aristocrazia militare, Gabras e Taroniti su tutti, appoggiarono con convinzione le rivolte dei magnati anatolici contro Basilio II (976-1025) e, in seguito alla disfatta di Manzicerta (1071), assunsero il controllo della regione, sostituendosi di fatto all’autorità imperiale. In Epiro, invece, gli equilibri politici erano dettati dal notabilato urbano, che dal periodo delle guerre contro Samuele di Bulgaria (987-1014) sino alle soglie della crociata anticristiana mostrò una notevole spregiudicatezza nell’offrire la propria fedeltà al miglior offerente, si trattasse del basileus, di un sovrano straniero o di un dinasta ribelle. Se la costituzione dell’Impero di Trebisonda fu probabilmente l’esito più naturale di una prolungata vocazione all’autonomia, la fondazione del Despotato d’Epiro non era altrettanto scontata, ma, mutatis mutandis, non si discostò di molto dalle dinamiche che avevano caratterizzato la regione nei secoli precedenti.

Fasolio M (2022). Ai margini dell'Impero. Potere e aristocrazia a Trebisonda e in Epiro da Basilio II alla quarta crociata. Spoleto : Fondazione
 Centro Italiano di Studi sull’alto Medioevo.

Ai margini dell'Impero. Potere e aristocrazia a Trebisonda e in Epiro da Basilio II alla quarta crociata

Fasolio M
2022

Abstract

Poco dopo la presa di Costantinopoli da parte dei Latini nel corso della quarta crociata (13 aprile 1204), alcuni esponenti di secondo piano delle vecchie dinastie bizantine fondarono nel circondario di Trebisonda e nelle province epirote due entità politiche indipendenti, i cosiddetti Impero di Trebisonda e Despotato d’Epiro, che sarebbero sopravvissute fino alla seconda metà del XV secolo. Sebbene la caduta della capitale e la successiva dissoluzione della basileia ne avessero indubbiamente favorito la formazione, la rapidità con cui entrambi i principati furono costruiti presupponeva che in loco esistessero condizioni politiche e sociali favorevoli. A Trebisonda i maggiori clan dell’aristocrazia militare, Gabras e Taroniti su tutti, appoggiarono con convinzione le rivolte dei magnati anatolici contro Basilio II (976-1025) e, in seguito alla disfatta di Manzicerta (1071), assunsero il controllo della regione, sostituendosi di fatto all’autorità imperiale. In Epiro, invece, gli equilibri politici erano dettati dal notabilato urbano, che dal periodo delle guerre contro Samuele di Bulgaria (987-1014) sino alle soglie della crociata anticristiana mostrò una notevole spregiudicatezza nell’offrire la propria fedeltà al miglior offerente, si trattasse del basileus, di un sovrano straniero o di un dinasta ribelle. Se la costituzione dell’Impero di Trebisonda fu probabilmente l’esito più naturale di una prolungata vocazione all’autonomia, la fondazione del Despotato d’Epiro non era altrettanto scontata, ma, mutatis mutandis, non si discostò di molto dalle dinamiche che avevano caratterizzato la regione nei secoli precedenti.
2022
430
978-88-6809-381-5
Fasolio M (2022). Ai margini dell'Impero. Potere e aristocrazia a Trebisonda e in Epiro da Basilio II alla quarta crociata. Spoleto : Fondazione
 Centro Italiano di Studi sull’alto Medioevo.
Fasolio M
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