Tra Cinque e Seicento, la prostituzione non è solo oggetto di esecrazione morale ed eventuale criminalizzazione, ma diventa oggetto di un intervento caritativo volto al recupero delle donne tramite penitenza e successiva ricollocazione matrimoniale o conventuale. Il diritto canonico svolge, in questo contesto, un ruolo cardine. In un contesto di crescente proibizionismo, però, simili strumenti vengono progressivamente assorbiti e superati dal penitenziario laico.

"Ad meliorem frugem redire". Le meretrici tra emenda e recupero (secc. XVI-XVII)

Gustavo Adolfo Nobile Mattei
2020

Abstract

Tra Cinque e Seicento, la prostituzione non è solo oggetto di esecrazione morale ed eventuale criminalizzazione, ma diventa oggetto di un intervento caritativo volto al recupero delle donne tramite penitenza e successiva ricollocazione matrimoniale o conventuale. Il diritto canonico svolge, in questo contesto, un ruolo cardine. In un contesto di crescente proibizionismo, però, simili strumenti vengono progressivamente assorbiti e superati dal penitenziario laico.
2020
228
978-88-944154-5-2
Gustavo Adolfo Nobile Mattei
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