Il rapporto triangolare tra la Corte di giustizia dell'UE, le corti ordinarie e le corti costituzionali è rilevante. Ciò vale in particolare quando, nel contesto dei rinvii pregiudiziali, le Corti costituzionali invocano l'articolo 4(2) del TUE, che riconosce l'identità nazionale degli Stati membri. A tal proposito, è importante chiarire che la clausola di identità non è un assegno in bianco che consente ai giudici nazionali di derogare al principio del primato e ai principi fondamentali riconosciuti dall'UE. Le Corti costituzionali devono invocare la clausola di identità nel rinvio pregiudiziale in modo che la Corte possa bilanciare i motivi di cui all'articolo 4(2) del TUE con quelli di salvaguardia della parità tra Stati membri. Ne consegue che lo scopo di questo meccanismo è soprattutto quello di garantire "l'armonia costituzionale europea". In caso di dubbi circa la validità o l'interpretazione delle disposizioni del diritto dell'Unione, il giudice nazionale può proporre un rinvio pregiudiziale di validità o di interpretazione. Tali dubbi sorgono spesso quando si applica il diritto nazionale, alcune delle cui disposizioni possono essere in conflitto con il diritto dell'UE; di qui l'utilità di rivolgersi alla Corte per chiedere chiarimenti o mettere in discussione il diritto dell'UE all’origine dell'incertezza.
Rossi Lucia Serena (2023). Les rôles des juridictions ordinaires et des cours constitutionnelles dans le renvoi préjudiciel à la Cour de justice de l’Union européenne. Bruxelles : Bruylant.
Les rôles des juridictions ordinaires et des cours constitutionnelles dans le renvoi préjudiciel à la Cour de justice de l’Union européenne
Rossi Lucia Serena
2023
Abstract
Il rapporto triangolare tra la Corte di giustizia dell'UE, le corti ordinarie e le corti costituzionali è rilevante. Ciò vale in particolare quando, nel contesto dei rinvii pregiudiziali, le Corti costituzionali invocano l'articolo 4(2) del TUE, che riconosce l'identità nazionale degli Stati membri. A tal proposito, è importante chiarire che la clausola di identità non è un assegno in bianco che consente ai giudici nazionali di derogare al principio del primato e ai principi fondamentali riconosciuti dall'UE. Le Corti costituzionali devono invocare la clausola di identità nel rinvio pregiudiziale in modo che la Corte possa bilanciare i motivi di cui all'articolo 4(2) del TUE con quelli di salvaguardia della parità tra Stati membri. Ne consegue che lo scopo di questo meccanismo è soprattutto quello di garantire "l'armonia costituzionale europea". In caso di dubbi circa la validità o l'interpretazione delle disposizioni del diritto dell'Unione, il giudice nazionale può proporre un rinvio pregiudiziale di validità o di interpretazione. Tali dubbi sorgono spesso quando si applica il diritto nazionale, alcune delle cui disposizioni possono essere in conflitto con il diritto dell'UE; di qui l'utilità di rivolgersi alla Corte per chiedere chiarimenti o mettere in discussione il diritto dell'UE all’origine dell'incertezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.