Il Parco della Montagnola a Bologna rappresenta, sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista delle trasformazioni della forma della città, un fatto urbano importante. Quest’area, sin dal medioevo utilizzata come luogo di deposito e accumulo di macerie urbane, venne destinata a giardino pubblico a partire dal 1600. Il suo impianto geometrico è di epoca napoleonica. La sua forma circolare, saldamente impressa nella struttura urbana e sopraelevata rispetto alle aree circostanti, è opera dell’architetto Giovanni Battista Martinetti (1764-1830). Attualmente è circondata da alcune preesistenze storiche e ambientali di grande valore. Sul lato nord la Montagnola è delimitata dalla presenza dei resti del muro della Circla, a sua volta ancorata a nord-est ai resti dell’antica Rocca di Galliera. Su questo lato è presente un’ampia area urbana utilizzata come autostazione. Sul lato ovest, quello delimitato dal tracciato urbano di via Indipendenza, a conclusione del collegamento tra la stazione ferroviaria e Piazza Maggiore, è presente la monumentale scalinata con la Fontana della Ninfa, opera di Diego Sarti. Da questa scalinata si può raggiungere anche un affaccio panoramico sul lato del muro della Circla denominato «il Pincio». Il lato sud, quello direttamente saldato alla struttura urbana della città, si apre direttamente su Piazza VIII Agosto. Sul lato est della Montagnola, delimitato da via Capo di Lucca e via del Pallone, invece, ci troviamo di fronte a un’area urbana completamente trascurata rispetto alle sue potenzialità di spazio collettivo. Su quest’area, centrale dal punto di vista urbano, storico e morfologico, ma paradossalmente marginale dal punto di vista dello spazio urbano collettivo, si concentrano le ipotesi di progetto per la costruzione di un complesso museale. Le ipotesi di trasformazione di questa parte di città si fondano infatti sull’idea di assegnare un significato collettivo anche al lato est della Montagnola e allo stesso tempo riconsegnare alla città un luogo dell’incontro e della collettività.

Ildebrando Clemente (2023). Complesso museale al Parco della Montagnola, Bologna.. Firenze : Aion.

Complesso museale al Parco della Montagnola, Bologna.

Ildebrando Clemente
2023

Abstract

Il Parco della Montagnola a Bologna rappresenta, sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista delle trasformazioni della forma della città, un fatto urbano importante. Quest’area, sin dal medioevo utilizzata come luogo di deposito e accumulo di macerie urbane, venne destinata a giardino pubblico a partire dal 1600. Il suo impianto geometrico è di epoca napoleonica. La sua forma circolare, saldamente impressa nella struttura urbana e sopraelevata rispetto alle aree circostanti, è opera dell’architetto Giovanni Battista Martinetti (1764-1830). Attualmente è circondata da alcune preesistenze storiche e ambientali di grande valore. Sul lato nord la Montagnola è delimitata dalla presenza dei resti del muro della Circla, a sua volta ancorata a nord-est ai resti dell’antica Rocca di Galliera. Su questo lato è presente un’ampia area urbana utilizzata come autostazione. Sul lato ovest, quello delimitato dal tracciato urbano di via Indipendenza, a conclusione del collegamento tra la stazione ferroviaria e Piazza Maggiore, è presente la monumentale scalinata con la Fontana della Ninfa, opera di Diego Sarti. Da questa scalinata si può raggiungere anche un affaccio panoramico sul lato del muro della Circla denominato «il Pincio». Il lato sud, quello direttamente saldato alla struttura urbana della città, si apre direttamente su Piazza VIII Agosto. Sul lato est della Montagnola, delimitato da via Capo di Lucca e via del Pallone, invece, ci troviamo di fronte a un’area urbana completamente trascurata rispetto alle sue potenzialità di spazio collettivo. Su quest’area, centrale dal punto di vista urbano, storico e morfologico, ma paradossalmente marginale dal punto di vista dello spazio urbano collettivo, si concentrano le ipotesi di progetto per la costruzione di un complesso museale. Le ipotesi di trasformazione di questa parte di città si fondano infatti sull’idea di assegnare un significato collettivo anche al lato est della Montagnola e allo stesso tempo riconsegnare alla città un luogo dell’incontro e della collettività.
2023
Tessere il tempo. Progetti sul tema del museo.
64
119
Ildebrando Clemente (2023). Complesso museale al Parco della Montagnola, Bologna.. Firenze : Aion.
Ildebrando Clemente
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