Il saggio, dopo avere sottolineato il contributo al determinarsi della crisi finanziaria dato dal crollo dei titoli derivanti dalle cartolarizzazioni, si sofferma sulle nuove regole che si dovrebbero introdurre per evitare le distorsioni e gli eccessi del modello originate to distribute. Dopo aver sottolineato l'utilità che tale modello può continuare ad avere nel ridurre l'assorbimento di capitale e incrementare la capacità di credito delle banche, favorendo il finanziamento della ripresa economica ed avere crititcato le tesi più drastiche che vorrebbero inibire la cartolarizzazione del rischio di credito, l'articolo esamina le proposte che sono state avanzate allo scopo di contenere la traslazione del rischio, evitare l'emissione di titoli così complessi da non consentirne una adeguata valutazione in termini di rischio/rendimento, introdurre regole di trasparenza nelle negoziazioni e forme di vigilanza sui mercati in cui i titoli delle cartolarizzazioni vengono trattati. L'ultima parte dello scritto è dedicata alla tutela degli investitori non professionali in relazione agli inevitabili profili di complessità e di illiquidità che questi titoli presentano.
V. Calandra Buonaura (2010). Crisi finanziaria e nuove regole. Fine del modello originate to distribute. MILANO : Egea.
Crisi finanziaria e nuove regole. Fine del modello originate to distribute
CALANDRA BUONAURA, VINCENZO
2010
Abstract
Il saggio, dopo avere sottolineato il contributo al determinarsi della crisi finanziaria dato dal crollo dei titoli derivanti dalle cartolarizzazioni, si sofferma sulle nuove regole che si dovrebbero introdurre per evitare le distorsioni e gli eccessi del modello originate to distribute. Dopo aver sottolineato l'utilità che tale modello può continuare ad avere nel ridurre l'assorbimento di capitale e incrementare la capacità di credito delle banche, favorendo il finanziamento della ripresa economica ed avere crititcato le tesi più drastiche che vorrebbero inibire la cartolarizzazione del rischio di credito, l'articolo esamina le proposte che sono state avanzate allo scopo di contenere la traslazione del rischio, evitare l'emissione di titoli così complessi da non consentirne una adeguata valutazione in termini di rischio/rendimento, introdurre regole di trasparenza nelle negoziazioni e forme di vigilanza sui mercati in cui i titoli delle cartolarizzazioni vengono trattati. L'ultima parte dello scritto è dedicata alla tutela degli investitori non professionali in relazione agli inevitabili profili di complessità e di illiquidità che questi titoli presentano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.