Discorsi rettorali (1945-1947)

Edoardo Volterra (1904-1984). Figlio del matematico Vito, fu allievo di Vittorio Scialoja e di Pietro Bonfante, e insegnò discipline romanistiche nelle università di Cagliari, Parma, Pisa, Bologna e Roma. Chiamato a Bologna nel 1932, fu dispensato dal servizio per ragioni razziali nell’autunno 1938; non interruppe la propria attività di ricerca, che svolse tra Francia, Belgio e Olanda. Rientrato in Italia nel giugno 1940 visse tra Bologna e Ariccia, esercitando l’avvocatura nello studio Jacchia. Tra i fondatori del Partito d’Azione, fu imprigionato a Bologna tra giugno e luglio 1943. Dopo la caduta del fascismo, prese parte alla guerra partigiana, attività per la quale sarà in seguito insignito della medaglia d’argento e della croce di guerra. Dal giugno 1944 collaborò con le truppe alleate e alla liberazione di Bologna fu nominato prorettore dell’Alma Mater. Rettore tra il 1945 e il 1947, fu anche deputato alla Consulta nazionale tra il 1945 e il 1946. Fu preside della Facoltà giuridica tra il 1949 e il 1951. Chiamato sulla cattedra di Diritti dell’Oriente mediterraneo della Sapienza di Roma nel 1951, fra il 1960 e il 1973 ne diresse l’Istituto di Diritto romano. Nel gennaio 1973, su nomina presidenziale, divenne giudice della Corte costituzionale fino al 1982 (vicepresidente dall’ottobre 1981). Tra le sue oltre 380 pubblicazioni scientifiche, si segnalano gli Studi sull’arrha sponsalicia, I-III, (1927-1930), le monografie Diritto romano e diritti orientali (Bologna 1937) e La conception du mariage d’après les juristes romains (Padova 1940), le voci Senatus consulta (1940; 19692) e il contributo su Il problema del testo delle costituzioni imperiali (1971).