Razionale Nell’ambito dei trattamenti possibili in pazienti affetti da paralisi del nervo facciale rientrano le tecniche dinamiche, quali le procedure di rianimazione. Esse comprendono le ricostruzioni del nervo stesso (tramite sutura diretta o interposizione di innesti), o l’utilizzo di altri nervi ad esso anastomizzati come donatori di fibre nervose motorie, quali l’ipoglosso, il masseterino o il nervo facciale sano controlaterale. Le tecniche di re-innervazione solitamente si configurano come la scelta di ricostruzione migliore se effettuate entro i 18-24 mesi dall’insorgenza della paralisi, nei casi in cui la parte prossimale del nervo facciale sia danneggiata irreversibilmente. Nel caso specifico dell’anastomosi ipoglosso-facciale esistono diverse tecniche chirurgiche (anastomosi end to end o jump anastomosis). Lo scopo del nostro studio è quello di analizzare gli esiti funzionali a lungo termine dell’anastomosi ipoglosso-facciale termino-terminale, associata alla riabilitazione logopedica con la tecnica del neuromuscular retraining. Materiali e Metodi Questo lavoro analizza i risultati ottenuti in 17 pazienti con paralisi del facciale ad eziologia neoplastica o post chirurgica, sottoposti ad intervento di anastomosi ipoglosso-facciale presso l’U.O di Otorinolaringoiatria del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e il Policlinico di Modena, a partire dal 2019 fino ad oggi. Per ogni paziente sono stati valutati pre e post intervento il grado di paralisi di House-Brackmann e il punteggio calcolato secondo la scala di Sunnybrook considerando sia il valore complessivo, sia gli aspetti correlati alla condizione di simmetria a riposo, ai movimenti volontari e alle sincinesie, con un follow up medio di 18 mesi. Risultati I risultati ottenuti evidenziano i vantaggi associati a questo tipo di intervento. Nella maggior parte dei casi le incisioni praticate comportano minime cicatrici, i tempi di degenza sono ridotti, e gli outcomes estetico-funzionali relativamente alla ripresa della motilità del volto appaiono positivi, purchè sia effettuata un’adeguata riabilitazione logopedica. Il neuromuscular retraining consente di ottenere, nel lungo termine, buoni risultati funzionali, riducendo l’entità e l’incidenza di sincinesie, migliorando la forza di contrazione, la simmetria dei movimenti e la coordinazione dei diversi gruppi muscolari. Conclusione L’anastomosi ipoglosso-facciale rimane una procedura valida nella riabilitazione dinamica delle paralisi facciali, per l’ottima simmetria a riposo e l’escursione dei movimenti facciali. Gli esiti funzionali della reinnervazione con il nervo ipoglosso possono essere significativamente migliorati associando alla procedura chirurgica una riabilitazione con neuromuscular retraining. I risultati del nostro studio infatti di dimostrano migliori alla sola anastomosi ipoglosso facciale, se comparati ai risultati storici della letteratura. La riabilitazione logopedica ha un’importanza fondamentale, consentendo di sfruttare a pieno le potenzialità della reinnervazione con il nervo ipoglosso mediante riprogrammazine corticale. Inoltre, la riabilitazione logopedica ha un ruolo fondamentale nel ridurre gli effetti della denervazione dell’emilingua, minimizzandone gli esiti su deglutizione ed articolazione della parola.

Alice Barbazza, G.G. (2023). Outcomes funzionali dell’anastomosi ipoglosso-facciale e riabilitazione post-operatoria con neuromuscular retraining: risultati di uno studio multicentrico.

Outcomes funzionali dell’anastomosi ipoglosso-facciale e riabilitazione post-operatoria con neuromuscular retraining: risultati di uno studio multicentrico

Alice Barbazza;Guglielmo Gozzi;Livio Presutti;Edoardo Serafini;Ignacio Javier Fernandez
Ultimo
Conceptualization
2023

Abstract

Razionale Nell’ambito dei trattamenti possibili in pazienti affetti da paralisi del nervo facciale rientrano le tecniche dinamiche, quali le procedure di rianimazione. Esse comprendono le ricostruzioni del nervo stesso (tramite sutura diretta o interposizione di innesti), o l’utilizzo di altri nervi ad esso anastomizzati come donatori di fibre nervose motorie, quali l’ipoglosso, il masseterino o il nervo facciale sano controlaterale. Le tecniche di re-innervazione solitamente si configurano come la scelta di ricostruzione migliore se effettuate entro i 18-24 mesi dall’insorgenza della paralisi, nei casi in cui la parte prossimale del nervo facciale sia danneggiata irreversibilmente. Nel caso specifico dell’anastomosi ipoglosso-facciale esistono diverse tecniche chirurgiche (anastomosi end to end o jump anastomosis). Lo scopo del nostro studio è quello di analizzare gli esiti funzionali a lungo termine dell’anastomosi ipoglosso-facciale termino-terminale, associata alla riabilitazione logopedica con la tecnica del neuromuscular retraining. Materiali e Metodi Questo lavoro analizza i risultati ottenuti in 17 pazienti con paralisi del facciale ad eziologia neoplastica o post chirurgica, sottoposti ad intervento di anastomosi ipoglosso-facciale presso l’U.O di Otorinolaringoiatria del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e il Policlinico di Modena, a partire dal 2019 fino ad oggi. Per ogni paziente sono stati valutati pre e post intervento il grado di paralisi di House-Brackmann e il punteggio calcolato secondo la scala di Sunnybrook considerando sia il valore complessivo, sia gli aspetti correlati alla condizione di simmetria a riposo, ai movimenti volontari e alle sincinesie, con un follow up medio di 18 mesi. Risultati I risultati ottenuti evidenziano i vantaggi associati a questo tipo di intervento. Nella maggior parte dei casi le incisioni praticate comportano minime cicatrici, i tempi di degenza sono ridotti, e gli outcomes estetico-funzionali relativamente alla ripresa della motilità del volto appaiono positivi, purchè sia effettuata un’adeguata riabilitazione logopedica. Il neuromuscular retraining consente di ottenere, nel lungo termine, buoni risultati funzionali, riducendo l’entità e l’incidenza di sincinesie, migliorando la forza di contrazione, la simmetria dei movimenti e la coordinazione dei diversi gruppi muscolari. Conclusione L’anastomosi ipoglosso-facciale rimane una procedura valida nella riabilitazione dinamica delle paralisi facciali, per l’ottima simmetria a riposo e l’escursione dei movimenti facciali. Gli esiti funzionali della reinnervazione con il nervo ipoglosso possono essere significativamente migliorati associando alla procedura chirurgica una riabilitazione con neuromuscular retraining. I risultati del nostro studio infatti di dimostrano migliori alla sola anastomosi ipoglosso facciale, se comparati ai risultati storici della letteratura. La riabilitazione logopedica ha un’importanza fondamentale, consentendo di sfruttare a pieno le potenzialità della reinnervazione con il nervo ipoglosso mediante riprogrammazine corticale. Inoltre, la riabilitazione logopedica ha un ruolo fondamentale nel ridurre gli effetti della denervazione dell’emilingua, minimizzandone gli esiti su deglutizione ed articolazione della parola.
2023
109° Congresso Nazionale della società italiana di Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-cefalica (SIOeCHCF) - Abstract book
369
369
Alice Barbazza, G.G. (2023). Outcomes funzionali dell’anastomosi ipoglosso-facciale e riabilitazione post-operatoria con neuromuscular retraining: risultati di uno studio multicentrico.
Alice Barbazza, Guglielmo Gozzi, Marco Bonali, Livio Presutti, Daniele Marchioni, Edoardo Serafini, Ignacio Javier Fernandez
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/953392
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