Nel 1770 l’inventore ungherese Wolfgang von Kempelen, arruolato alla corte di Maria Teresa d’Austria, alla sua richiesta di combattere la noia della corte per i giochi illusionistici scadenti che animavano il tempo libero della nobiltà, presentò alla regina una straordinaria invenzione: un automa che sapeva giocare a scacchi. Venne chiamato il Turco meccanico e si presentava come un automa dalle fattezze umane per metà del suo corpo, vestito all’orientale secondo la foggia dei turchi ottomani con abiti di seta, la testa ornata da un appariscente turbante, lunghi baffi e una pipa sempre accesa. Il busto dell’automa era posizionato su una cassa di legno dotata di sportelli che dovevano contenere gli ingranaggi necessari a farlo funzionare e la cassa veniva aperta al pubblico per mostrare che «non c’era trucco né inganno». L’invenzione destò così tanta meraviglia che Kempelen partì per un lungo tour nelle corti europee e in America per mostrare il prodigio di una macchina capace di vincere qualsiasi essere umano in una partita di scacchi.
fulvia antonelli (2023). Il turco meccanico e Bertin. Milano : Babalibri.
Il turco meccanico e Bertin
fulvia antonelli
2023
Abstract
Nel 1770 l’inventore ungherese Wolfgang von Kempelen, arruolato alla corte di Maria Teresa d’Austria, alla sua richiesta di combattere la noia della corte per i giochi illusionistici scadenti che animavano il tempo libero della nobiltà, presentò alla regina una straordinaria invenzione: un automa che sapeva giocare a scacchi. Venne chiamato il Turco meccanico e si presentava come un automa dalle fattezze umane per metà del suo corpo, vestito all’orientale secondo la foggia dei turchi ottomani con abiti di seta, la testa ornata da un appariscente turbante, lunghi baffi e una pipa sempre accesa. Il busto dell’automa era posizionato su una cassa di legno dotata di sportelli che dovevano contenere gli ingranaggi necessari a farlo funzionare e la cassa veniva aperta al pubblico per mostrare che «non c’era trucco né inganno». L’invenzione destò così tanta meraviglia che Kempelen partì per un lungo tour nelle corti europee e in America per mostrare il prodigio di una macchina capace di vincere qualsiasi essere umano in una partita di scacchi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Antonelli Bertin-pagine.pdf
accesso riservato
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per accesso riservato
Dimensione
7.54 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.54 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.